Si, questo Giampaolo è l'erede di Sarri
Tanti fallimenti prima di incamminarsi sulla strada giusta. Molte cadute che non hanno portato a compromessi perché quando vivi il calcio in un certo modo questo sport è anche, soprattutto, bel gioco. E solo con una squadra divertente che sa perfettamente cosa fare possono arrivare risultati convincenti e duraturi.
Marco Giampaolo ne ha fatta di strada prima di arrivare ai livelli attuali. Una gavetta partita da lontano e che ha portato i suoi frutti più gustosi dopo circa dieci anni. Quello di Empoli sembrava per lui quasi un ultimo appello dopo l'ottavo posto con la Cremonese: doveva raccogliere l'eredità di Maurizio Sarri col compito di bissare quei risultati. E lui, con la sua continua voglia di migliorarsi, fece anche meglio.
Ma Giampaolo con Sarri non condivide solo un passaggio di consegne.
Condivide una carriera fatta di tanta gavetta e tanti passaggi a vuoto prima di trovare la giusta sintesi tra teoria e pratica. Condivide, inoltre, una certa idea tattica. E' proprio il 4-3-1-2, marchio di fabbrica di Sarri e Empoli, il modulo che Giampaolo ha portato avanti in toscana e trasposto a Genova con risultati ancora migliori.
Quest'anno la sua Sampdoria, attualmente a ridosso della zona Champions, vince e diverte. Sa cosa deve fare a prescindere dagli interpreti e riesce a coniugare spettacolo e vittorie. Ci sono a disposizione buoni giocatori, certo. Ma il merito di questo spettacolo è soprattutto suo, di quel Giampaolo che sembra poter ripercorrere la strada di uno dei migliori allenatori del Vecchio Continente.