Santi coi guanti
C'era un tempo in cui Iker Casillas Fernandez da Madrid era San Iker e in cui Gianluigi Buffon era San Gigi. Un tempo lontano, quando la sfida era Real, quando l'interrogativo era quello sugli eterni dualismi, su chi incarnasse al meglio e onorasse più d'ogni altro il numero primo per eccellenza del calcio. Meglio Casillas o meglio Buffon? Il tempo e le lancette sono corse rapide, fino agli accenni di capelli bianchi, fino alle prime rughe. Fino ad una risposta italiana.
Buenos días!!! Semana de @ChampionsLeague 🔵⚪️ pic.twitter.com/8xajmX3apM
— Iker Casillas (@IkerCasillas) 20 febbraio 2017
Casillas ha vissuto anni difficili. Lui che è stato bandiera della Spagna e del Madrid, da Mourinho in poi ha conosciuto prima il rumore delle critiche, poi il vento dei fischi, poi ha trovato il coraggio di dire addio. Di trovare il suo porto a Oporto, di attraccare coi suoi guanti in una terra di navigatori, con acque certo più serene della burrascosa Madrid. Alle 22.22 di un sabato sera, l'addio al Real. Venticinque anni di storia centotredici anni totali per quello che il Madrid ha definito "il portiere più importante della storia del club". Ora, undici gol su ventidue partite, è il meno battuto della Primeira Liga. E sfiderà ancora una volta la sua storica nemesi, l'avversario di una vita.
Abbiamo giocato, combattuto, sofferto a tratti e alla fine vinto. Questo è il nostro urlo per una grande vittoria! #JuveInter pic.twitter.com/PekSqR0iP7
— Gianluigi Buffon (@gianluigibuffon) 5 febbraio 2017
Con Buffon s'incontra dall'inizio del millennio, quella del Dragao sarà la sfida numero diciassette. Quel che li divide sono i trionfi europei, con Casillas capace d'alzare per tre volte la Champions League. Quella è l'Eldorado mai raggiunto dall'italiano, che individualmente l'ha superato da tempo ma non con un club. Perché col Real, Casillas è stato Re d'Europa mentre Buffon è arrivato a pochi passi salvo poi crollare e mancarla, anche nell'ultima occasione finale contro il Barcellona. Stavolta si ritroveranno, uno in un lido ben diverso da quello dorato e consueto come quello madridista, l'altro nei suoi soliti colori bianconeri. C'era un tempo in cui entrambi, erano considerati Santi coi Guanti. Uno solo, ha posato l'aureola.
