Roma, Spalletti: "Possiamo solo vincere, vogliamo ridurre il gap con la Juve"
Dopo la vittoria conquistata contro l'Inter, il tecnico della Roma Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni de La Domenica Sportiva:
Una Roma perfetta?
"Sicuramente è stata una grande prestazione, una grande vittoria contro una squadra forte che attraversa un momento carico di entusiasmo, quindi complimenti ai giocatori che hanno fatto una gara con personalità e qualità di gioco".
Nainggolan non smette di stupire?
"Parlo solo di lui. E' ovunque, ogni settimana ma se vuole continuiamo, è forte, è uno di pasta differente, se lo lasci nella prateria a scorrazzare, porta a casa tanto lavoro, fa qualità, ha un gran tiro. Però la prestazione è della squadra, chi fa gol ha più attenzioni e io sono contento anche dei ripiegamenti difensivi di Radja, che lo completano come giocatore forte".
Quando hai capito di poter vincere?
"Non abbiamo altra scelta, siamo una squadra forte, ma queste gare sono da fare, non possiamo nasconderci, dobbiamo stare lì ed evidenziare che ci siamo. Abbiamo una classifica importante che ci permette di giocare con tranquillità e quindi giochiamo con un intenzione giusta. Poi l'aver cominciato subito dal primo minuto con il giusto atteggiamento fa piacere".
Allegri dice che farete 95 punti?
"Abbiamo il dovere di diminuire questa distanza con la Juve che dice che sono una squadra forte e meritano questa classifica. Se riusciamo a diminuirla sarebbe un grade risultato e dietro abbiamo una squadra forte come il Napoli, ci sta di perdere una gara ma anche nella sconfitta ieri ha dimostrato di essere forte".
Credi davvero di poter raggiungere la Juve o puntate all'Europa League?
"Noi abbiamo giocatori che ci permettono di fare cambiamenti, con brutte prestazioni poi è normale si punta il dito su chi gioca spesso. Vedendo Mario Rui gli manca la tensione della partita, per questo ho scelto Juan Jesus anche perché c'era Candreva".
Come fa a rinnovare Totti se non gioca?
"Non conta questo, Totti non ha un contratto ha un patto d'amore, quelli non si rinnovano, si vivono e basta. Mi dispiace che la mia gestione venga abbinata a Totti se gioca o non gioca, deve essere tutto naturale, quando si scalda lo stadio si alza in piedi, quindi deve dipendere da lui, se lui vorrà ancora giocare, non dovrò essere a far dipendere il suo amore per questa maglia".