Pisa, Corrado: "Progetto per crescere. Gattuso? Uno dei migliori"
"Il mio Pisa è un progetto per un calcio che cresce". Giuseppe Corrado, presidente del Pisa, racconta a Tuttosport i suoi primi mesi alla guida della società nerazzurra: "Intensi, con molte cose da fare. Ma non diversamente da quanto mi era accaduto con le altre esperienze professionali, da Fininvest al rilancio di Medusa.
Io aggiustatore? Il percorso è quello, un percorso che mi ha insegnato come sia necessario dare discontinuità alle abitudini per migliorare le aziende e creare valore. Calcio e business? Le due cose stanno insieme, il calcio è la mia passione fin da bambino. Tifoso della Juventus, ho giocato anche nelle giovanili bianconere.
Il Parma? È vero, mi chiamò Tavecchio che mi aveva conosciuto al Milan quando avrei dovuto entrare nella gestione prima che Berlusconi decidesse di inserire la figlia. Lavorammo a lungo e duramente, ma alla fine il debito rimaneva sempre sopra i 100 milioni e così ci tirammo indietro.
Abodi? Stavo lavorando all'acquisizione di un altro club quando mi chiamò, sapevo poco del Pisa ma il progetto mi interessò subito. Nonostante il lavoro di diligence sono emerse altre situazioni di criticità debitorie. Ma le avevamo messe in conto. E siamo convinti di avere i mezzi per salvarci. Andasse male? Il progetto si adeguerebbe alla realtà, si riprogramma e si riparte.
Offerte importanti per Gattuso? Lo so, mi stupirebbe il contrario. È l'anima di questa squadra, senza di lui non credo ci sarebbe potuto essere il Pisa. È normale che altri me lo invidino".