Pisa 127. Gautieri e un addio per cercare di non buttare la stagione
127 giorni. Tanto è durata l’avventura di Carmine Gautieri sulla panchina del Pisa. Quattro mesi durante i quali il tecnico ex Ternana non è mai riuscito a trovare la chiave di volta giusta per far rendere al meglio la rosa messa a disposizione da Giuseppe Corrado. Dopo la retrocessione dello scorso anno con Gattuso in panchina, figlia più della querelle societaria che di reali difficoltà tecniche, la nuova proprietà del club toscano aveva deciso di puntare su un gruppo di calciatori di altra categoria rispetto alla Serie C. Gucher, Eusepi, Negro, Peralta, Masucci e Ingrosso sono solo alcuni dei nomi che costituiscono un collettivo di alto livello. Un collettivo chiamato a duellare alla pari con Livorno, altra corazzata del Gruppo A e storica rivale, Arezzo, Piacenza ma soprattutto Alessandria, la grande delusa della passata stagione. La realtà dei fatti, però, ha visto emergere solo i labronici (oltre al sorprendente Siena) e rimanere impantanate praticamente tutte le altre formazioni.
Compreso un Pisa che dopo due pareggi consecutivi in campionato si è visto eliminare dalla Coppa Italia di categoria dal piccolo ma tenace Pontedera. Una sconfitta nata da una prestazione priva di mordente, specchio fedele di questa prima parte di stagione. Da qui la scelta della proprietà di dare una svolta. Di cambiare guida tecnica. Con Gautieri esonerato e formazione affidata, almeno per il momento, al tecnico della Beretti Michele Pazienza. Se sarà stata la scelta giusta lo sapremo solo con il passare delle settimane, ma 127 giorni di questo Pisa a molti sono comunque apparsi troppi.