Obiettivo: indirizzarla subito (parola di Spalletti). Florenzi, che preoccupazione
È finalmente tempo di Europa League per la Roma di Luciano Spalletti, che questa sera scenderà in campo al 'Madrigal', la 'caldissima' casa del Villarreal, per giocarsi l'andata dei sedicesimi di finale. Una gara complicata, insidiosa per una qualificazione non scontata, ma che alla vigilia non può che assumere comunque delle sfumature giallorosse.
Perché i valori sono differenti, nonostante nella conferenza stampa di ieri sia il difensore Federico Fazio che lo stesso tecnico toscano abbiano voluto (giustamente) sottolineare il potenziale della rosa a disposizione di mister Fran Escribá. Vero, ma i capitolini sono di altro livello. Hanno tutto per arrivare fino in fondo, e già in terra spagnola proveranno a indirizzare l'esito di questa doppia sfida.
La conferma arriva proprio da Spalletti, che ha tatticamente spiegato quello che potrebbero dire i 90' odierni, al netto delle caratteristiche del Submarino Amarillo: "Noi giochiamo un certo tipo di calcio, rivolto alla vittoria. Il Villarreal si chiude bene e gioca di rimessa, questo potrebbe crearci dei problemi al ritorno. Per questo cerchiamo il risultato già domani sera (oggi, ndr)".
Un concetto molto chiaro, che spiega che i padroni tenteranno di fare la partita, spinti dal proprio pubblico. Un atteggiamento che, chissà, potrebbe rivelarsi una sorta di 'assist' per gli ospiti, micidiali in velocità, letali in contropiede con tanti metri a disposizione (non c'è ancora certezza sull'impiego dal 1' di Mohamed Salah, ma sarebbe strano vederlo in panchina). Insomma, la Roma vuole conquistare a tutti i costi gli ottavi. E l'obiettivo è 'vederli' già oggi.
Chiosa su Alessandro Florenzi: la preoccupazione nell'ambiente è palese, Spalletti non ha fatto mistero di quanto il diretto interessato sia dubbioso per il proprio recupero dopo questo trauma distorsivo al ginocchio sinistro ("Non escludo nulla, nemmeno una nuova operazione"). La speranza, ovviamente, è che questo non accada. Troppo importante il giocatore. Per la Roma, per la Nazionale. Per tutti. E in caso di incremento del periodo di stop sarebbe gravissimo per il coach di Certaldo, che mai potrebbe colmare il 'buco' derivante da un'assenza di tale portata.