Nome: Radja. Professione: top player
Capita spesso e volentieri di trovare lo spunto per mettere in luce il rendimento di un giocatore solo in seguito a prestazioni particolarmente convincenti, meglio ancora se condite da gol. Una pratica diffusa, che tuttavia in alcune circostanze viene addirittura sorpassata dall’incedere dei fatti, come nel caso di Radja Nainggolan. Il centrocampista belga è infatti, ed a tutti gli effetti, il principale top player del nostro campionato nel suo ruolo di competenza. E non solo per i numeri cha accompagnano un rendimento mostruoso, quanto piuttosto per la duttilità, il carattere, l’indispensabilità della sua presenza se l’obiettivo è quello di arrivare alla vittoria.
Nonostante le origini decisamente esotiche, infatti, Nainggollan è un prodotto genuino del nostro calcio: cresciuto in provincia, dall’allora fertile vivaio del Piacenza, ha maturato le sue caratteristiche a Cagliari prima del salto di qualità definitivo arrivato con il trasferimento a Roma e con il suo inserimento nei dettami tattici di Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo ha contribuito a fare di Nainggolan la vera e propria pietra angolare del suo progetto di gioco, valorizzandone le caratteristiche di inserimento e stuzzicando una vena realizzativa che forse nemmeno lo stesso protagonista credeva di possedere con la veemenza che va palesando domenica dopo domenica. Un capo popolo discusso per le esternazioni genuine, ma comunque legato agli ambienti con i quali si identifica al punto da opporre ferrei dinieghi alle opportunità professionali e di crescita economica che evidentemente gli si sono palesate nel corso del tempo. In attesa di capire quale sarà la prossima destinazione del Ninja, ammesso che ve ne sia un’altra dopo la Roma, i giallorossi non possono che coccolarselo e godersi le ferite che la sua spada con costanza infligge ai malcapitati avversari.