Milan, Montella in bilico. Ecco perché scegliere Sousa
L’ennesimo passo falso del Milan, che condanna i rossoneri ad un preoccupante ritardo accumulato in classifica rispetto all’iniziale obiettivo del quarto posto, obbliga a prendere in considerazione le possibili alternative a Vincenzo Montella. Le dichiarazioni del post partita (“ne va della mia carriera”) hanno lasciato margini per intendere come le valutazioni della società possano modificarsi nei prossimi giorni, specie se non si dovesse arrivare alla quadra di rendimento tanto attesa, e tra i vari candidati sicuramente la pista legata a Paulo Sousa è quella più perseguibile. In primis il portoghese conosce nel dettaglio le difficoltà di un campionato complicato come il nostro, dopo avere gestito due stagioni non semplici sulla panchina della Fiorentina peraltro reduce dall’era Montella. In secondo luogo per caratteristiche tattiche sembra praticare il calcio ideale alla conformazione di rosa della squadra rossonera: la viola che dominava la prima fase della stagione 2015/16 potrebbe essere facilmente trasposta sul Milan attuale per qualità di molti degli interpreti base della rosa milanista: difesa a 3, esterni di gamba, qualità alle spalle di Kalinic, guardacaso lo stesso centravanti valorizzato in viola. Indizi che uniti al physique du role di Paulo Sousa, ideale per un top club, fanno proprio del lusitano il candidato principale per la successione qualora il Milan dovesse propendere per una svolta.
Del resto, i tanti rifiuti opposti da Sousa alle proposte provenienti da mezza Europa (club della Liga e della Bundesliga hanno avuto contatti che non lo hanno convinto), lasciano intendere che l’ex tecnico della Fiorentina sia in attesa di una grande occasione. Il tecnico portoghese, per carattere, vive alimentandosi di ambizioni e trae ispirazione dalle situazioni complicate: nell’ultimo mese ha opposto netti rifiuti a proposte allettanti dal punto di vista economico come quelle provenienti dal campionato cinese e dalla Nazionale degli Emirati Arabi; ma anche a situazioni più comode come la panchina dell’Anderlecht che pure lo aveva corteggiato con insistenza per prendere la guida del club belga: nulla di fatto. Paulo Sousa aspetta un club di prima grandezza ed una nuova grande sfida con la quale potersi misurare. Magari a tinte rossonere.