Milan, la bocciatura dell'Uefa è un colpo all'immagine del club
Era nell’aria, adesso è arrivata l’ufficialità: l’Uefa ha detto no alla richiesta di voluntary agreement presentata dal Milan. La camera investigativa del Club financial control body ha messo in dubbio la continuità del club rossonero, che a questo punto, come riporta La Gazzetta dello Sport, in caso di qualificazione alle coppe europee, verrà sottoposto a una serie di sanzioni e limitazioni da stabilire in primavera.
Al di là dei ricavi commerciali, quello che non ha convinto l’Uefa - spiega la rosea - è l’assetto azionario del nuovo Milan, gestito al 99,93% da Yonghong Li attraverso una catena di controllo e di finanziamenti che va da Hong Kong alle Isole Vergini Britanniche al Lussemburgo. Insomma, i vertici di Nyon non si fidano di Mister Li, sia in termini di trasparenza sia sulla sua consistenza patrimoniale. Oltre a complicare i piani di rilancio del club, la bocciatura è colpo all’immagine del Milan.