M.Utd, l'Anderlecht e 120' di passione. Ibra fa crac, è l'ora di Rashford
Chi pensava ad un successo comodo della truppa di Mourinho si è dovuto ricredere ben presto. Perché l'Anderlecht, potenziale sparring partner o poco più alla vigilia, si è rivelato quasi da subito un avversario ostico da soggiogare. La partenza a razzo degli undici in maglia rossa ha illuso, visto che ben presto sono venuti fuori i belgi con la loro compattezza, trovando la rete del pari con Hanni. Poi tanta difesa, parate in serie del portiere Rubén e molti errori di misura dei Red Devils. Tutti ai supplementari. Tutti tranne Ibrahimovic, vittima di un infortunio e trasportato di corsa all'ospedale.
"Si teme la rottura del crociato", le parole con cui lo Special One ha gelato l'ambiente United. Ed è alla salute di Ibra che saranno rivolti i pensieri dei tifosi della sponda rossa di Manchester, anche se un antidoto temporaneo potrebbe esserci. L'antidoto ha un nome e un cognome, oltre a quelli di un Paul Pogba che ha regalato ancora una volta numeri da circo, e sono quelli di Marcus Rashford. Il 19enne prodotto dell'Academy di Old Trafford ha deciso le sorti della qualificazione europea, portando i suoi in semifinale. La squadra vuole vincere, sia per il trofeo che per l'accesso diretto alla prossima Champions, e Mou questo non l'ha mai nascosto. Il verdetto del campo continua a far crescere le quotazioni di Marcus Rashford, mentre calano drasticamente quelle del già quasi ex fenomeno Martial, incapace fino ad ora di trovare il giusto assetto mentale.