Luca Serafini: "Milan, sorrisi d'Europa in un giorno triste"
L'Europa civile è ancora inginocchiata in lacrime, di nuovo vigliaccamente colpita al cuore a Barcellona. Solo poche ore dopo quella calcistica apre il suo sipario con un senso di angoscia che non può e non deve fermarci. Al di là del calcio.
Il Milan liquida la pratica playoff rendendo il ritorno in Macedonia una formalità, come da spartito, limitandosi ad accelerare per mezz'ora. Per il momento la squadra di Montella suona jazz freddo, armoniosamente ricca di solisti generosamente alla ricerca di dialogo tra loro. Accademia tollerabile per la stagione e la caratura assai scadente di un avversario solo volenteroso.
Una serata di soddisfazione anche per le prestazioni di Zapata e Montolivo, Borini e Antonelli, questi ultimi 3 con gol sebbene il protagonista sia Andre Silva che segna 2 gol di eccellente levatura per tenacia, virtuosismo e precisione. Ottimo il solito Kessie, lampi di luce nitida da Suso e Calanhoglu, ordinaria amministrazione per la truppa. Da domenica si fa sul serio.
Sappiamo che la costruzione del gruppo non sarà un lavoro breve, ma a Crotone serve un'intensità prolungata rispetto ai ritmi di questi preliminari di EL. Manca Kalinic quale tassello terminale, non è una seconda scelta perché da maggio è in testa al gradimento di Montella. A retrocederlo sono state le dinamiche di mercato, ma trattasi di un centravanti importante. Non sarà l'ultimo arrivo probabilmente, viste anche le proficue partenze di Niang (si spera) e Bacca.
Abbiamo pazienza, entusiasmo, fiducia. Ora tocca a voi.