LIVE TMW - Inter, Pioli: "Spero di restare altri 3 anni. Roma vicina prima di Enrique"
Due giorni a Inter-Roma, big match del turno numero 26 della Serie A. Un appuntamento da non fallire per gli uomini di Stefano Pioli, che come sempre a due giorni dalla sfida del week-end si presenta nella sala stampa del 'Suning Training Center' di Appiano Gentile (CO) per rispondere alle domande dei giornalisti. Di seguito, quindi, le considerazioni del tecnico di Parma.
In ottica Champions League, quanto conterà la gara di domenica?
"È una gara importantissima, questo è chiaro. Noi abbiamo fatto di tutto per arrivare al meglio a questo appuntamento, normale il tentativo da parte nostra di vincere domenica".
Cosa pensa dell'esonero di Ranieri?
"Non c'è fine al peggio, ma quello che ha fatto resta nella storia".
In cosa, in particolare, ha lavorato in questi giorni?
"Ci stiamo preparando per fare il massimo, sappiamo che abbiamo il potenziale per mettere in difficoltà una squadra comunque molto forte come la Roma. Inutile nascondersi, siamo arrivati al meglio a questa gara. Ora conterà far bene domenica".
Come pensa di poter far male alla Roma?
"I valori in campo sono molto simili, nonostante la differenza in classifica. Vincerà la squadra che sfrutterà i punti deboli dell'avversario".
Fondamentale non concedere campo ai giallorossi.
"Sì, ma la Roma è pericolosa sia in fase di possesso che di non possesso. Noi dobbiamo essere bravi a bloccare le loro ripartenze".
Quanto è stato vicino alla Roma in passato?
"Prima dell'arrivo di Luis Enrique. Ci fu un 'casting' anche in quella circostanza, per fortuna quello con l'Inter è andato meglio".
Il suo 'bottino' contro la Roma, però, non è positivo.
"Bisognerà invertire la rotta allora, cambiando questi numeri. Vogliamo vincere".
Quanto temete Dzeko, soprattutto senza Miranda?
"Miranda è un grande giocatore, ma abbiamo giocatori forti che giocheranno al suo posto. Entrambe le squadre vorranno impedire all'altra di essere pericolosa. Dobbiamo crederci dall'inizio alla fine".
Eder potrebbe trovare spazio dal 1' insieme a Candreva, Perisic e Icardi?
"Abbiamo già provato varie soluzioni da questo punto di vista, ma la fase d'attacco non dipende solo dal numero degli attaccanti, bensì dal modo di offendere. Non è questo il punto, conta essere equilibrati e saper attaccare nel modo giusto. Dobbiamo avere i tempi giusti arrivando nella loro area di rigore".
Alla sua Inter, però, manca un'affermazione contro una big.
"A Napoli è mancato solamente l'approccio, mentre a Torino abbiamo perso solo per un particolare. I dettagli faranno la differenza anche domenica, su questo noi vogliamo incidere".
Brozovic può giocare dall'inizio?
"Si sta allenando con la squadra da due giorni, sta facendo il massimo per esserci. Se dovesse completare le prossime due sedute con il gruppo sarebbe a disposizione".
La fascia di Salah potrebbe essere decisiva?
"Non solo quella, anche se i duelli individuali potrebbero essere molto importanti".
La Champions League è un semplice obiettivo oppure un'ossessione?
"Noi dobbiamo dare il massimo in campo, questa è la nostra unica ossessione. Vogliamo fare questo fino a fine stagione".
Quanto può dar fastidio non aver avuto la possibilità di lavorare sin dall'inizio della stagione?
"Non ci penso, conta solo il presente e quello che faremo nelle prossime partite".
Quanto può pesare un errore arbitrale?
"Io non so se a fine stagione gli errori si bilanciano. Noi dobbiamo solo pensare alle nostre prestazioni, poi chiaramente i 12 rigori della Roma contro i soli nostri 2 parlano chiaro: è una differenza che può pesare".
De Boer ha parlato di problemi extra-campo con questo gruppo: come ha limitato tutto questo?
"Il mio è un gruppo assolutamente affidabile. Non controllo i giocatori e non frequento i locali. Spero i miei giocatori siano in grado di gestirsi sotto questo punto di vista".
In caso di mancato successo quante sarebbero le possibilità di arrivare terzi?
"Manca ancora tanto tempo alla fine, noi dobbiamo solamente pensare a vincere senza fare alcun calcolo".
Ha parlato con la proprietà dei progetti futuri?
"La presenza di Zhang è importantissima per noi, ovviamente stiamo parlando del presente, ma anche del futuro".
Da quando è arrivato, quale merito vuole riconoscersi in particolare?
"Ho cercato di dare un'identità alla squadra, lavorando tanto dal punto di vista mentale. Ma possiamo migliorare ancora, in tutto".
La coppia Gagliardini-Kondogbia è quella che offre le maggiori garanzie in mediana?
"Possiamo far bene con varie coppie, l'importante è avere la possibilità di scelta. I piccoli problemi fisici riscontrati in settimana sembrano ormai risolti".
Avverte tanta pressione all'Inter?
"Sto benissimo a Milano. Spero di rimanere qui altri tre anni".