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LIVE TMW - Icardi: "L'Inter per sempre. Mancini ha cambiato il mio modo di giocare"

di Francesco Fontana
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Attraverso la pagina ufficiale Facebook del club, il capitano dell'Inter Mauro Icardi ha risposto alle domande e alle curiosità dei tifosi nerazzurri. Di seguito, quindi, le sue considerazioni riprese da TuttoMercatoWeb.

Quanto servono le pause per le Nazionali per poter lavorare?
"Tanto, così il mister può concentrarsi anche dal punto di vista tattico. Siamo in pochi ora, ma pian piano torneranno tutti. Avremo qualche giorno in più in vista della Sampdoria. Mi sono allenato e sto bene. Ho subito solo una piccola botta alla caviglia, ma ho già recuperato".

Resterà all'Inter fino al termine della carriera?
"Sono un tifoso dell'Inter e il capitano di questa squadra. Spero in una lunga carriera con questi colori, vorrei chiudere qui a Milano".

Qual è il gol più bello che ricorda?
"Come bellezza dico quello contro il Bologna".

A quante reti punta?
"Punto al massimo, ma è difficile pensare a un numero preciso. Sono lì in alto con gli altri, spero di segnare più gol possibili per aiutare l'Inter a vincere".

Tra i cannonieri c'è anche Mertens.
"Si è fatto trovare pronto dopo l'infortunio di Milik ed è stato bravo a fare tanti gol".

Cosa si aspetta da questa nuova Inter?
"Mi aspetto tantissimo. Abbiamo grandi potenzialità per arrivare in alto, la società sta facendo il massimo e questo è un grande aiuto anche per noi. C'è grande ambizione per poter tornare al top, proprio dove questo club era fino a pochi anni fa. La proprietà migliorerà la squadra grazie al mercato, acquistando quei giocatori pronti e con esperienza in grado di aiutarci".

Qual è il difensore più forte che ha affrontato?
"Difficile nominarne uno in particolare. Sono tanti quelli veramente forti".

Può ancora migliorare?
"Ho solo 24 anni, posso certamente migliorare e crescere sotto tanti punti di vista. A volte dicono che non gioco per la squadra, ma il mio punto di forza è l'area di rigore. Poi sono cresciuto anche con gli assist".

L'Inter è pronta per la Champions League?
"Questo è il nostro obiettivo, vorrei giocarla con questa maglia".

L'Argentina ha perso in Bolivia: cosa ne pensa?
"Giocare in quelle condizioni è stato molto, molto difficile. I boliviani sono abituati, ma giocare così in alto crea ovviamente delle difficoltà".

Maurito prosegue: "Io sono un giocatore che si sacrifica per la squadra, anche per questo sono capitano. Aggiungo però che tutti devono essere un po' capitani e responsabili di tutto quello che comporta indossare una maglia del genere".

C'è un modello al quale si ispira?
"Il mio idolo era e rimane Batistuta. Non faccio paragoni, ma ho sempre apprezzato questo grande giocatore. Lo ammiro tantissimo".

Tra poco ci sarà il derby.
"Spero di poter far gol, soprattutto perché è l'unica squadra alla quale non ho ancora segnato. Poi sarebbe importantissimo andare in rete in una partita tanto speciale".

Qual è l'obiettivo principale per il futuro?
"Giocare ad alti livelli con questa maglia. Poi a livello personale, questo è normale, punto a segnare tantissimi gol".

Qual è la sua dote migliore?
"Fare gol! (Ride, ndr). Prima segnavo molto più di testa, soprattutto quando ero al Barcellona, poi in Serie A è stato più difficile. Ho perso qualcosa sotto questo punto di vista, per fortuna quest'anno sono andato in gol varie volte, anche grazie ai cross dei miei compagni".

Guarin vorrebbe tornare: cosa ne pensa?
"Mi sento con Fredy, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. L'ho sentito, ama questi colori. Ma su un eventuale ritorno dovrebbe esprimersi la società, lui vorrebbe".

In che modo Pioli ha cambiato l'Inter?
"Pioli ha cambiato la mentalità di ognuno di noi. Prima non c'erano i risultati, poi con il mister è cambiato tutto. È in grado di gestire i momenti, belli o brutti che siano. Abbiamo cambiato modo di giocare e questo ci ha aiutato tantissimo. Ora sono tutti contenti e felici, anche quelli che giocano di meno. Ma anche in questo caso Pioli è stato bravo nella gestione del gruppo".

Meglio vincere lo Scudetto o superare il record di gol di Higuain?
"Lo Scudetto, senza dubbio. Poi se riesco a segnare tanti gol è più facile vincere il campionato".

Chi è il migliore del mondo in questo momento?
"Dico Messi, poi Cristiano Ronaldo. Giocatori di un altro pianeta, non sono calciatori normali".

Che rapporto ha con Gabriel Barbosa?
"Bello. Questo vale anche per gli altri. Siamo un bel gruppo, non ci sono divisioni nonostante le nazionalità differenti. Gabi deve continuare così, a lavorare come sta facendo. Le qualità sono evidenti".

La Juventus è una delle sue vittime preferite.
"Sono interista, quindi mi piace tantissimo segnare alla Juve. Poi farlo alla squadra migliore di questi anni è sempre importante".

Non manca una considerazione sugli anni di Barcellona: "Mi sarebbe piaciuto giocare con Ronaldinho. Quando guardavo quei campioni allenarsi era bellissimo, ricordo che osservavo i loro allenamenti dalla finestra della mia camera".

Cosa pensa di Gagliardini?
"È giovane, ma si è inserito molto bene. Adesso dovrà essere bravo a trovare continuità. L'inizio è stato estremamente positivo".

Quale allenatore ha avuto un ruolo importantissimo nella sua crescita?
"Difficile rispondere perché ne ho avuti tanti. Cito però Mancini: il mister ha cambiato il mio modo di giocare. Mi chiedeva di adoperarmi anche all'esterno dell'area di rigore, perché io aspettavo la palla solo all'interno. Ha insistito lavorando con me sin da subito per completarmi".

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