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Lecce, Rizzo: "Risposta di temperamento nonostante l'emergenza"

di Stefano Sica
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© foto di Federico Gaetano/tuttolegapro.com

Positiva la prima per Roberto Rizzo, nuovo tecnico del Lecce subentrato in settimana a Pasquale Padalino. La sua squadra è uscita dal Torre di Pagani con un solo punto (1-1) ma con la consapevolezza di aver disputato una buona partita agguantando il pari in inferiorità numerica e grazie ad una ripresa spumeggiante.

L'ANALISI - "Per come si era messa la gara, sono contento. Nei primi dieci minuti la partita è stata bella ed aperta. Poi abbiamo preso gol e, subito dopo, c'è stata l'espulsione di Drudi che è andata ad aggravare un momento di difficoltà che già viviamo in difesa. Ho provato a mantenere i tre attaccanti, Marconi, Doumbia e Pacilli, per altri dieci minuti. Poi mi sono reso conto che in mezzo al campo soffrivamo troppo: loro giravano bene palla e noi facevamo fatica. Quindi siamo passati al 4-3-2 e, nel secondo tempo, abbiamo ampiamente meritato il pari".

RISPOSTA POSITIVA - "Questa squadra stava cominciando a subire le avversità. Invece, nel momento di massima difficoltà, i ragazzi sono ripartiti con ordine mettendosi bene in campo. E c'è stata una buona reazione dal punto di vista mentale. Sono contento perché ho visto la squadra messa abbastanza bene fisicamente. Del resto, per sostenere i ritmi e il giropalla della Paganese, bisogna avere gamba e l'abbiamo avuta per 95 minuti".

SUL RIGORE NON CONCESSO ALLA PAGANESE - "Non saprei. L'arbitro era vicino, noi lontani. Sono decisioni sulle quali possiamo incidere poco. Di certo un rigore in quella situazione avrebbe potuto condizionare la nostra prestazione. Ma voglio rimarcare quanto di buono la squadra ha continuato a fare ribattendo colpo su colpo e non rinunciando mai ad attaccare. Abbiamo preso un palo con Caturano, poi c'è stata la conclusione di Mancosu, quindi tante altre occasioni per far male".

4-3-3 CONFERMATO - "Questa squadra non doveva perdere le sue prerogative, basate intanto su un buon possesso palla. Superata però la prima linea di pressione, dovevamo essere più cattivi andando a cercare la profondità. La squadra prima giocava un certo tipo di calcio, provando ad arrivare in zona offensiva con molti passaggi. Ma ormai gli altri avevano individuato il modo di giocare di questa squadra che finiva per trovare sempre difese schierate. Ne ho parlato coi ragazzi per tutta la settimana: superata la prima linea di pressione dovevamo cambiare strategia provando ad accelerare l'azione ed a giocare più in verticale. Siamo rimasti in 10 dopo 24 minuti e poteva essere difficile gestire la gara da un punto di vista tattico: siamo infatti partiti con una idea e abbiamo dovuto adottarne un'altra. Ma sono contento della risposta della squadra da un punto di vista del temperamento e dell'applicazione".

SUL ROSSO A DRUDI - "Lui veniva da un periodo di grande difficoltà. Aveva un problema alla schiena e già si è sacrificato a giocare. Lo ha fatto perché eravamo in imbarazzo proprio dal punto di vista numerico visto che ci mancavano Cosenza e Giosa. Era rimasto l'unico centrale disponibile tanto che abbiamo dovuto adattare Ciancio che è un esterno. La seconda ammonizione si poteva dare e non dare. Lui è intervenuto in scivolata e la palla, dopo essere rimbalzata sul ginocchio, gli è finita in mezzo alle braccia. L'arbitro l'ha vista così".

SULLA PRESTAZIONE DI FIORDILINO - "Abbassando Arrigoni sulla linea di difesa, lui era il più adatto a subentrargli in quel ruolo. Ha fatto molte cose buone, altre meno. Sono complessivamente contento anche se deve imparare ad aggredire un po' più alto visto che cercava di giocare sempre da schermo. Ma quando sei in inferiorità numerica, non puoi concedere un uomo dietro le linee e devi provare ad aggredire. Tuttavia lui dopo un po' ha cominciato a farlo".

VERSO I PLAY-OFF - "Questo gruppo ha qualità importanti ma troveremo squadre forti come la nostra. Non avremo sempre l'obbligo di giocare le partite in proiezione offensiva, anche se resta questa la nostra idea di base. Però incontreremo avversari bravi e validi che vorranno vincere come noi. Sarà un terno al lotto ma ci proveremo".

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