Le cose Semplici
La Spal ha perso contro il Napoli ma quel che emerge dalla sfida del Mazza è che la formazione ferrarese c'è. E' viva. Ha idee, ha un costrutto e sa pure costruire. Ha il coraggio di un allenatore che ne ha subito smussato gli angoli, figlia di una campagna estiva ragionata e concreta. La Spal ha scoperto che Gomis è tanto titolare quanto Meret. Che dietro Vicari è tra le sorprese più belle tra i giovani difensori della Serie A, che Vaisanen è già da Italia, che Felipe offre garanzie difensive. Che sull'esterno sinistro Costa ha saputo contenere Hysaj, terzino da Champions, che Lazzari ha spinto finché Ghoulam non ha affondato la spada. Che Viviani sa dettare regie e ha finalmente il carattere giusto per prendersi grandi responsabilità in A, che Mora non è solo aspirante filosofo ma giocatore che abbina sacrificio a quantità e qualità. Che Borriello si è messo a totale disposizione dei compagni, che Antenucci ha colpi non solo da B ma anche da A.
C'è semmai il grande rebus Paloschi, ancora inadatto e mal integrato negli schemi di Semplici. C'è il dubbio sulla tenuta delle alternative, sebbene Schiattarella, Grassi, Mattiello e Salamon abbiano finora ben figurato. Il cammino non sarà facile, semplice. Però c'è un'idea, c'è un gioco. C'è la forza delle idee. A differenza di Benevento e Verona, le altre due neopromosse, la Spal non trema e non ha paura, non traballa ma ha il coraggio di giocarsela, dimostrando di poterlo fare. Ingredienti per sperare e per provare a salvarsi. Cose Semplici.