Le ambizioni di Conte si infrangono contro l'immobilismo sul mercato
Una Premier conquistata al primo colpo e la promessa, finora non mantenuta, di rinforzi di qualità per competere in Champions League. Antonio Conte, dopo la conquista del titolo nazionale, sperava che Roman Abramovič fosse disposto ad assecondare ogni suo desiderio e a fare follie, come accadeva in passato. Il manager azzurro non è affatto soddisfatto dell'operato della dirigenza del Chelsea: nonostante il calciomercato sia cominciato ufficialmente da due settimane, i londinesi stanno facendo molta fatica nel portare a casa gli obiettivi dichiarati. Fino a questo momento è arrivato solo il roccioso difensore tedesco Antonio Rudiger, prelevato a suon di milioni dalla Roma. Troppo poco per chi sa di dover dare risposte importanti soprattutto in campo europeo nella prossima stagione, dopo i precedenti tutt'altro che felici alla guida della Juventus.
Conte sta cercando principalmente un attaccante che sostituisca degnamente Diego Costa, a cui ha dato, un po' a sorpresa, il benservito via sms più di un mese fa; la speranza del mister salentino è che la beffa di Romelu Lukaku, finito al Manchester United, rimanga isolata, e che possa arrivare un grande centravanti. I nomi ricorrenti sono gli stessi da diverso tempo: Alvaro Morata, Andrea Belotti e Pierre-Emerick Aubameyang. Dei tre, il più affidabile e proficuo è probabilmente l'attaccante del Borussia Dortmund, su cui c'è forte la concorrenza dello scatenato Milan, così come per il Gallo. Più semplice sembra essere la pista che porta al giocatore del Real Madrid: Perez chiede troppo, ma il Chelsea è l'unico club a potersi permettere di ingaggiare lo spagnolo. Per completare il reparto offensivo, Conte potrebbe rivolgersi ad un'altra ex conoscenza del mondo bianconero, Fernando Llorente. Sistemata la linea mediana con Tiémoué Bakayoko, qualche intervento verrà fatto anche in difesa, dove la coperta è piuttosto corta. Il sogno è Alex Sandro, ma Allegri non ha intenzione di privarsene dopo la cessione di Bonucci.
E poi? Poco altro, a parte idee confuse e malumore crescente. Mentre le rivali si rinforzano e si muovono con maggiore decisione, i Blues danno l'impressione di navigare a vista. La carica e la bravura di Conte, stavolta, potrebbero non bastare per produrre l'ennesimo capolavoro.