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La Roma di Monchi: da Spalletti a Totti, le cinque priorità del ds giallorosso

di Ivan Cardia
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Roma non è stata fatta in un giorno. E neanche in ventitré: quelli che vanno dall'insediamento ufficiale di Ramón Rodríguez Verdejo, al secolo Monchi, come nuovo direttore sportivo, a oggi. Quasi un mese in cui ha avuto modo di conoscere l'ambiente, familiarizzare con la società e rendersi conto di quanto sia arduo il compito che lo attende, nonostante le basi lasciate da Walter Sabatini siano ottime. Quali sono i cinque affari più urgenti sulla sua scrivania?

Serve un allenatore
Luciano Spalletti si è pentito di essere tornato a Roma, ipse dixit. A parole, Monchi ha detto considerare l'allenatore di Certaldo l'uomo ideale per il futuro. Nei fatti, però, Spalletti è sempre più lontano dal rimanere a Roma e più vicino a trasferirsi dalle parti di Milano. Dal tecnico passa in maniera inevitabile il futuro della squadra, anche perché i nomi circolati sono tanti e dalle caratteristiche diverse. Al momento il candidato numero uno resta Unai Emery, visto il rapporto privilegiato con Monchi: a Siviglia hanno lavorato a braccetto per quattro stagioni, costruendo le fortune recenti del club andaluso. A Parigi il tecnico basco ha ottenuto risultati molto meno soddisfacenti e l'addio, fra il 6-1 del Camp Nou e la Ligue 1 quasi vinta dal Monaco, sembra imminente. Le alternative, al contempo, vanno sfumando: Mauricio Pochettino si è tirato fuori, Paulo Sousa è una suggestione dell'ultima ora non troppo credibile. Stesso discorso per Antonio Conte e Maurizio Sarri. E nelle ultime ore all'estero è circolato il nome di Marcelo Bielsa, che ha sfiorato la sfonda biancoceleste del Tevere ma in realtà è a un passo dal Lille. L'alternativa più concreta a Emery, fatto salvo un clamoroso dietrofront nel rapporto con Spalletti, porta il nome di Eusebio Di Francesco, che però a livello internazionale ha un curriculum per forza di cose meno intrigante.

Francesco Totti
Il futuro del Capitano è la questione più discussa, non la più urgente a livello tecnico. Tra le decisioni di Spalletti e l'età che avanza, il Pupone ha giocato appena 837 minuti in stagione, spalmati su 26 partite. La Roma, in sostanza, sa già fare a meno del proprio numero 10, almeno in campo. Totti però "è" la Roma, soprattutto per i tifosi. Il futuro, in verità, sarebbe anche già scritto: "Francesco Totti indosserà la maglia della Roma per un'ultima stagione". Recitava così, quasi un anno fa, il comunicato ufficiale con cui la società annunciava la firma del rinnovo per l'ultima stagione da calciatore. Vissuta più in panchina che in campo: una situazione che potrebbe aver fatto emergere la voglia di dimostrare di poter dire ancora la propria, magari altrove date le sirene estere. Del futuro, negli ultimi giorni, hanno parlato un po' tutti: lo stesso Monchi, in maniera incauta, ma anche l'ad Gandini e il dg Baldissoni. Lo spagnolo, dal canto suo, vorrebbe avere Totti al proprio fianco: per imparare cosa siano Roma e la Roma, ma anche per avere la piazza dalla propria.

Nodo portiere
Ci sono stati alti e bassi, ma a due anni dal suo arrivo a Roma, Wojciech Szczęsny è stato sostanzialmente promosso. Dalla piazza che ne ha fatto un proprio idolo (ma del resto era già successo con "Franco" Stekelenburg) alla società che sta lavorando con l'Arsenal per il riscatto. Il problema, ça va sans dire, è trovare l'accordo economico coi Gunners, a cui è arrivata anche qualche telefonata da Napoli. Però il polacco è il numero uno che più convince i giallorossi: Alisson, pagato 8 milioni solo l'anno scorso, è stato di fatto bocciato nella sua prima stagione all'ombra del Colosseo. E la plusvalenza che potrebbe derivare dalla cessione di Łukasz Skorupski fa più gola della possibilità di vedere l'attuale portiere dell'Empoli a difesa dei pali capitolini nella prossima stagione.

Lascia o raddoppia
Di Totti si è già scritto. L'altro contratto "caldo" in scadenza è quello di Daniele De Rossi: se ne parla molto meno, ma anche Capitan Futuro è in scadenza a giugno 2017. La sensazione, però, è che alla fine la fumata bianca arriverà. Molto più complicata la situazione di Kostas Manolas: il greco, in realtà, andrà in scadenza di contratto soltanto nel 2019, ma la Roma non vuole iniziare la prossima stagione con la possibilità di essere presa per la gola. E le offerte non mancano: l'Inter in primis, ma anche il Chelsea bussa alla porta. L'asta internazionale è dietro l'angolo, nonostante le parole del difensore ("voglio rimanere a Roma"). Sarà l'unico sacrificio eccellente? Non è detto, perché anche a centrocampo vi è la possibilità di far cassa. Nel 2018 scadrà infatti il contratto di Kevin Strootman: le parti sono al lavoro per il rinnovo, la fiducia sulla sua permanenza è alta. Ma l'olandese piace in giro per l'Europa, come del resto Radja Nainggolan. Nel caso del belga non vi è un contratto prossimo al termine: l'accordo attuale durerà fino al 2020. Però si sta parlando di un centrocampista di 29 anni: per quanto determinante, se dovesse arrivare un'offerta superiore ai 60 milioni di euro, la risposta negativa non sarebbe affatto scontata.

E alla fine non arriva... Kessié -
La patata bollente riscaldata da altri. Fra tutti gli affari sulla scrivania di Monchi, quello legato al possibile arrivo nella Capitale di Franck Kessié è uno dei più vicini alla risoluzione. In direzione (ostinata e) contraria a quella romana: i giallorossi, con Frederic Massara, hanno trattato a lungo con l'Atalanta per il centrocampista ivoriano, fra i migliori giovani visti in Serie A negli ultimi anni. Avrebbe dovuto essere il grande colpo per il centrocampo del futuro, affare quasi fatto. Poi è arrivato il Milan: i rossoneri si sono mossi in velocità, soprattutto nei rapporti con l'entourage del giocatore, chiudendo la trattativa in tempi molto più rapidi. Ora Monchi ha due alternative: cercare di riguadagnare il terreno perduto, missione quasi impossibile. Oppure sfogliare la margherita: le ultime indiscrezioni portano a Jakub Jankto dell'Udinese o Mario Lemina della Juventus. Non proprio la stessa cosa.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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