Kean e Pellegri. Ovvero affidarsi ai Millennial in caso di crisi
Chi getta l'ancora di salvataggio è di solito uomo d'esperienza. Ci si aggrappa al suo know how per provare a uscire dalla burrasca ma il caso di Genoa ed Hellas Verona è diverso, particolare ed originale. Perché in mezzo alle onde di un inizio stagionale tempestoso e in piena linea coi cieli di settembre, Ivan Juric e Fabio Pecchia si affidano ai Millennial. Pietro Pellegri e Moise Kean, trentatre anni compiuti in due, sono i ragazzi più che gli uomini scelti dai due allenatori per cercare la calma, la quiete e s'intende anche il risultato. Fardelli pesanti, perché a quell'età bisognerebbe giocare spensierati e non avere l'onere più che l'onore di sopportare la pressione e respingerla dall'altra parte della barricata.
Al di là del valore, questo racconta di due piazze e società in emergenza e difficoltà. Infortunatosi Lapadula, il Genoa evidentemente preferisce l'imberbe Pellegri all'esperto, ma solo di Serie B, Galabinov. Pecchia che con Pazzini non ha il feeling sperato dai tifosi, può schierare Kean magari sull'esterno, perché gli altri esperimenti sono finora falliti e il Pazzo imprescindibile nonostante le polveri siano bagnate. In piena tempesta, poi. Mica facile riaccenderle.