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Juve, il futuro Alex Sandro tra campo e rinnovo: ingaggio top o cessione?

di Marco Spadavecchia
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Da dirompente a indolente, o quasi. Rispetto alla scorsa stagione Alex Sandro sembra diventato la copia opaca di quello che era. "Disconnesso", per usare un termine caro a mister Allegri. Più impreciso che in affanno, però, visto che il brasiliano sembra mancare più di testa che di gamba attraverso una lenta involuzione che rischia di trasformarlo da certezza a grande incognita. Quindi potenzialmente sostituibile, soprattutto ragionando a lungo termine. Per cercare di intuire il futuro dell'ex Porto, provando ad affidarsi al passato, potrebbe essere utile tornare indietro alla scorsa estate. Quando, per l'esterno di Catanduva si parlava di una ricca offerta (60 milioni di sterline, circa 67 milioni di euro, scrissero i tabloid inglesi) legata al tenace corteggiamento del Chelsea di Conte, che ancora oggi farebbe carte false per averlo. Sirene che all'epoca costrinsero Marotta e il suo staff a fare i conti anche con quel presente fatto di una rosa appena impoverita dei pezzi grossi Dani Alves, prima, e Bonucci poi. Cessioni illustri che spinsero il club bianconero a ragionare con forza sulla difesa riflettendo sulla permanenza del brasiliano, all'epoca seriamente interessato alla Premier e al progetto di Conte; bypassando, infine, l'eventualità di incassare il cartellino di quello che sarebbe diventato il difensore più caro della storia, superando il record appena stabilito da Mendy pagato 57,5 milioni dal Manchester City.

RISCATTO O CESSIONE? - Considerando l'attualità, dalla Continassa ci si interroga sul futuro della rosa bianconera senza escludere un'altra partenza eccellente. L'obiettivo? Sempre il solito: quadrare i conti per fare la voce grossa sul mercato in entrata, con meno pressioni finanziarie. Tra gli indiziati al sacrificio, il primo potrebbe essere proprio il numero 12 bianconero - al momento l'unico ad avere grosso appeal internazionale insieme a Dybala - chiamato a riscattarsi sul campo o, in alternativa, a far capire chiaramente di voler lasciare Torino.

QUESTIONE DI RINNOVO - La scadenza del contratto, fissata per il 2020, non preoccupa la società che vuole ragionevolmente conoscere quanto prima le intenzioni del ragazzo. L’entità dell’eventuale rinnovo, dunque, sarà decisiva per interpretare le scelte fatte dal calciatore e dal club. E, da questo punto di vista, più passa il tempo e più Alex Sandro si allontana dal futuro della Juventus. Le ipotesi relative all’accordo sono due, semplicemente: blindare il brasiliano con un lungo contratto e un ingaggio da top, vicino a quello delle stelle della rosa (oltre i 4,5 milioni, al momento ne guadagna 2,8), o chiudere un rinnovo a cifre più basse valutando offerte di cessione a breve termine, comunque non prima del mercato estivo. Altra possibilità, non meno probabile, aspettare che sia il campo a parlare per il giocatore, che avrà tempo e modo di riprendersi la fiducia di allenatore, compagni e tifo, oggi appannata da un rendimento opaco e intermittente. Per "riconnettersi", quindi, alla Juve e a quello spirito vincente che gli ha permesso di diventare in bianconero, negli anni e sulla carta, uno tra gli esterni più forti al mondo.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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