Juve, continua il rodaggio di Pjaca: arma in più nel 3-4-3 di Allegri
Continua il rodaggio di Marko Pjaca. Dalla prima squadra alla Primavera, dopo il suo rientro impreziosito dal gol partita contro il Milan di Gattuso, l'attaccante croato è pronto a scendere ancora in campo nell'undici di Dal Canto, domani in casa contro il Sassuolo (ore 13). Nella sua prima uscita ufficiale post infortunio il 22enne di Zagabria ha fatto la differenza mostrando grande voglia e nessun timore di entrare duro sui contrasti. Buona anche la forma, nonostante un così lungo periodo di inattività. E poi la punizione: procurata e trasformata, grazie a un destro a giro parte di un repertorio ancora tutto da scoprire.
RIENTRO VICINO — Il rientro in prima squadra del talento croato è vicino, dopo quasi otto mesi dall'infortunio al ginocchio destro che ha stroncato stagione e morale. Con la Primavera ha giocato come centravanti, qualcosa già visto in amichevole a Vinovo. Test che potrebbero candidarlo al ruolo di vice Higuain. Senza dimenticare le sue caratteristiche tecniche che lo mettono per definizione nella lista degli esterni d'attacco, in un reparto comunque sovraffollato. In cui, oggi, Pjaca partirebbe certamente dietro a Cuadrado, Douglas Costa, Bernardeschi e Mandzukic. Perfetto, però, anche per il 3-4-3 (o 3-4-2-1) grazie ai suoi strappi e alla sue accelerazioni in diagonale verso l'area. Perché l'esperimento contro il Barcellona a Massimiliano Allegri è piaciuto: il centrocampo è rinforzato da un uomo in più, e non è più necessario il ripiegamento d'ordinanza dei due esterni offensivi previsto nel 4-2-3-1. Con la stessa potenza di fuoco, in virtù di un tridente che in fase di possesso è in grado creare superiorità e fornire nuove soluzioni offensive. Presto arricchite anche dalla qualità del giovane Marko. Un'arma in più per Allegri, un nuovo acquisto a tutti gli effetti per la Juventus.