Inter, che fine ha fatto Kia?
Inutile sottolinearlo ad ogni occasione, ma il pareggio di Torino non ha costituito eccezione alla regola. Qualunque mezzo passo falso dell’Inter di qui al termine della stagione, sarà accompagnato dalle voci di mercato che metteranno in discussione la bontà dell’ottimo progetto tecnico che Pioli sta portando avanti grazie alla fiducia concessagli dalla società. Uno scenario che potrebbe evidentemente coinvolgere anche il calciomercato estivo, specie in considerazione delle scelte che verranno prese e soprattutto da chi sarà chiamato a farle. E’ innegabile che gli ottimi risultati della seconda parte della stagione interista, abbiano allontanato notevolmente le voci di influenza riguardanti colui che pareva essere identificato alla stregua del grande burattinaio dell’Inter targata Suning: Kia Joorabchian. Il top manager è finito in un limbo momentaneo all’indomani della scelta Pioli a discapito del suo candidato Marco Silva, fino a cadere nel dimenticatoio partita dopo partita, vittoria dopo vittoria, passaggi che avevano sancito un confronto irriverente a livello di risultati con il passato targato de Boer.
Ebbene, possibile che un manager del suo peso politico ed aziendale potesse avere accettato la sconfitta senza colpo ferire? Difficile, questo è certo, ed è per questo motivo che la prossima sessione di mercato potrà dare un indirizzo più concreto e preciso rispetto alla svolta che Suning sembra vogliosa di intraprendere. La linea Ausilio-Pioli ha pagato e sta portando, poco per volta, la sensazione di un progetto con solide basi e presumibilmente duraturo nel tempo. Quella legata a Kia, ne sono retaggio de Boer, Joao Mario e Gabigol, potrebbe sedurre con operazioni altisonanti e nomi illustri (Mbappè?) ma ha già dimostrato di essere lontana dal rispettare le caratteristiche di un territorio in cui è opportuno che gli investimenti attecchiscano prima di portarli avanti. La decisione ultima sul futuro di Pioli, a prescindere dal finale di stagione, potrà dare un indirizzo chiaro e nitido in merito.