Ingaggio top e disponibilità a pagare la clausola: Icardi cosa risponderebbe?
Punto fermo dell'Inter, sicurezza e nelle idee di tutti certezza della squadra che verrà. Mauro Emanuel Icardi Rivero da Rosario si appresta a concludere la quarta stagione in nerazzurro, l'unico colore che vorrebbe indossare fino al termine della carriera. Questo il suo pensiero, il suo obiettivo. Questo il sogno espresso nel corso della conversazione social con i tifosi nella giornata di ieri.
Uno scenario certamente affascinante, ma non sicuro di corrispondere poi alla realtà. Il motivo è molto semplice, e va al di là del solo aspetto sentimentale della questione: la clausola rescissoria. Vero, il diretto interessato potrebbe declinare le eventuali offerte di quei club non graditi, ma al netto del valore della stessa in Corso Vittorio Emanuele non possono essere al riparo da brutte sorprese. Certo, tantissimi questi 110 milioni di euro, valevoli solo per l'estero e da sborsare eventualmente entro il prossimo 20 luglio, ma le pazzie di mercato rappresentano un pericolo reale. Soprattutto se si considera il recentissimo passato.
Maurito sta bene in nerazzurro, ama Milano e si è meritato sul campo il rinnovo della scorsa estate, ma in Europa le società in grado di sborsare una somma del genere ci sono. E difficilmente potrebbero essere giudicate come non gradite, in quanto trattasi del meglio in circolazione: Manchester City, Manchester United e Chelsea in Premier League, Bayern Monaco in Bundesliga, Barcellona e Real Madrid in Liga e Paris Saint-Germain in Ligue-1. Non male, sotto tutti i punti di vista (appeal, importanza dei rispettivi progetti, fascino del club, Champions League da protagonisti...).
Ovviamente meriterebbe ampio spazio l'aspetto tecnico della questione (chi tra queste squadre potrebbe seriamente pensare al 9 interista?), ma il 'nocciolo' rimane la clausola. Argomento di cui si parla poco e si discute di rado, ma che in estate potrebbe essere 'caldo'. Starà poi a chi di dovere constatare l'eventuale bontà di tale operazione (a queste cifre l'uscita dell'ex Sampdoria rappresenterebbe o meno un affare?), ma ancor più importante sarebbe capire il pensiero del diretto interessato.
"Buongiorno sig. Icardi, siamo il club X. Abbiamo intenzione di pagare l'intera clausola per portarla via dall'Inter e proporle un ingaggio di assoluto livello, da vero top player: lei cosa ne pensa?". Bella domanda, solo ipotetica. Almeno per il momento. Perché a luglio tutto potrebbe cambiare, e le parole di oggi non basterebbero.