Il ritorno del bomber: le esultanze di Ardemagni contagiano Avellino
La rinascita di un bomber. Si intitola così il nuovo capitolo della carriera di Matteo Ardemagni, giunto allo snodo decisivo della sua storia professionale. Un cambio di marcia che è evidentemente coinciso con la svolta dell’Avellino, club che sta beneficiando e capitalizzando il magic moment del suo trascinatore attraverso una serie di risultati entusiasmanti che hanno di fatto ribaltato la classifica degli irpini. Inevitabile fare riferimento all’ispiratore di un rendimento di questo livello, quello stesso Walter Alfredo Novellino che già nella comune esperienza di Modena aveva dimostrato di essere in grado di stimolare le corde del suo finalizzatole, mettendolo nelle condizioni di portare a termine una delle stagioni più felici della carriera dello stesso Ardemagni. Gli ingredienti alla base sono molteplici, arrivando però a stupire per la loro assoluta semplicità. Nessuna dinamica tattica particolare, solo la tranquillità assoluta che il tecnico è stato in grado di infondere ad un gruppo spaesato dopo i brutti risultati dell’avvio di stagione, con l’iniezione di fiducia fondamentale per permettere a tutti i giocatori dell’Avellino di giocare senza ansie e patemi.
Ardemagni compreso. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il bomber inviso alla piazza di inizio stagione, è diventato leader tecnico di quella che ad occhi esterni sembra quasi una famiglia, più che uno spogliatoio. Un entusiasmo travolgente, tanto da aver contagiato anche la proprietà che si è resa protagonista di esultanze folcloristiche ed ispirate a quelle del numero 33 dei Lupi. Un ragazzo dipinto spesso come fuori dalle righe, che sembra aver trovato la sua dimensione ideale, tra toccanti episodi di beneficenza e gol che fanno impazzire il Partenio, la serie B ha ritrovato uno dei suoi protagonisti assoluti.