Il 15° gol non basta ma il futuro è qui. Dolberg: il dopo-Milik è al sicuro
C'è una certa leggerezza nel condurre sul campo le rispettive stazze che accomuna le andature di Arkadiusz Milik e Kasper Dolberg. E poi c'è l'Ajax, che, da sempre supportata da una rete di scouting eccellente e con una certa - è riduttivo - abilità nel far crescere e lanciare i giovani sui grandi palcoscenici, ha contribuito all'esplosione del polacco prima e sta ospitando l'affermazione del giovanissimo talento danese. Classe '97, il centravanti dei Lancieri ieri sera ha gonfiato la rete per la quindicesima volta in stagione, seppur inutilmente: alla fine, visti i ripetuti varchi concessi agli avversari nelle posizioni difensive ed una mancata risposta caratteriale del collettivo, il Copenhagen ha avuto la meglio nel primo round degli ottavi di Europa League, spuntandola per 2-1. Ma Dolberg ha brillato, e si è visto annullare una seconda rete, forse con criterio.
Sicuramente dalle parti di Amsterdam serpeggia la soddisfazione per l'ennesimo gioiellino sfornato dal vivaio della maggiore squadra orange, che, in un'ipotetica, ma neanche troppo, proiezione futura, potrebbe anche rimpinguare lautamente le casse della società capitolina olandese. Le premesse sembrano buone, e la cifra tecnica del danese è accompagnata da un fisico longilineo ma statuario, e che si contraddistingue per capacità aerobiche e atletiche significative, al pari dell'illustre predecessore polacco. Tecnicamente ed economicamente, il dopo-Milik per l'Ajax è al sicuro. A doppia mandata con un accordo in scadenza nel 2021, visto anche che tra non molto cominceranno a bussare da mezza Europa.