Gasperini, è tutta colpa dell'Inter
Gian Piero Gasperini è probabilmente uno degli allenatori italiani più sottovalutati degli ultimi dieci anni. Alla guida di un Genoa per nulla diverso da quello attuale per modus operandi ha inanellato una lunga serie di campionati positivi. Oltre a una promozione e una Europa League poi non disputata solo per problemi societari.
Ancora meglio nel suo primo anno all'Atalanta: quarto posto al termine della Serie A 2016/17, qualificazione in Europa League e tanti giovani scoperti e lanciati utilissimi per generare quelle plusvalenze necessarie per dare al club orobico una forza economica che un anno fa, di questi tempi, non era nemmeno ipotizzabile.
Ma perché non è in una big? La colpa è tutta di quella breve quanto sciagurata parentesi all'Inter, sua prossima avversaria in campionato. Fu chiamato da Moratti dopo la stagione con Benitez e Leonardo alla guida, per consigli dei suoi dirigenti più che per convinzioni personali.
Una scelta su cui l'ex presidente nerazzurro non credette mai fino in fondo e che fu bocciata praticamente subito, su suggerimento di un gruppo che aveva vinto tutto e non aveva, probabilmente, voglia di lavorare e rimettersi in gioco con un allenatore che evidentemente non ha il carisma di Mourinho.
L'esonero arriverò praticamente subito, il 21 settembre, meno di tre mesi dopo l'ufficializzazione del suo ingaggio. Un trimestre che ha, almeno per il momento, precluso a Gasperini la possibilità di misurarsi con una piazza con ambizioni da Scudetto.