Galderisi e quei sogni di gloria svaniti ben prima dell'esonero
Si chiude probabilmente nel modo peggiore possibile l'avventura di Giuseppe Galderisi sulla panchina della Lucchese. Poco più di un anno dopo il suo arrivo al 'Porta Elisa', una salvezza raggiunta nonostante mille difficoltà e un campionato più che dignitoso portato avanti finora, il tecnico campano saluta i colori rossoneri più per i dissidi con la dirigenza che per una reale necessità di campo. L'undicesimo posto in classifica, a due punti dalla quota playoff, è infatti un piazzamento di assoluto rispetto per una compagine che ha visto salutare a gennaio molti dei pezzi migliori (Forte e Terrani su tutti, ndr). Ed è proprio nei primi giorni del 2017 che il rapporto fra Galderisi e la Lucchese si è incrinato. Troppi gli addii, anche se necessari per il mantenimento in vita della società, per rimanere competitivi ad alti livelli.
Per sognare quella Serie B che la piazza ha vissuto per l'ultima volta vent'anni fa e che lo stesso Galderisi aveva individuato come traguardo possibile. Tutto questo prima che s'incrinasse il rapporto. Tutto questo prima delle parole di venerdì scorso dell'allenatore: Mi piacerebbe andare in Serie B, sono venuto qui per questo e per tre volte mi hanno smantellato tutto". Tutto questo prima dell'esonero.