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Fusi: “Toro, contro il Napoli serve la prestazione”

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Luca Fusi è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Fusi ha giocato nel Torino dal 1990 al ‘94 disputando la finale della Coppa Uefa nel ’92, conquistando la Coppa Italia nel 1993 e guidando da capitano la squadra granata fino ai quarti di finale della Coppa delle Coppe nel 1994. In precedenza dal 1988 al ’90 aveva militato nel Napoli, attualmente è l’allenatore della Berretti del Santarcangelo. Con lui abbiamo parlato della partita fra le sue ex squadre che si disputerà sabato alle diciotto.
Torino e Napoli arrivano a sfidarsi con i granata reduci dalla convincete vittoria sulla Lazio e gli azzurri dall'eliminazione dalla Champions e dal pareggio con la Fiorentina. Che partita si aspetta?
"La squadra, fra le due, che ha più bisogno di vincere è il Napoli perché in questo momento non può permettersi di perdere il contatto dall'Inter, che è un punto avanti e guida la testa della classifica, e neppure di farsi recuperare punti dalle squadre che le sono dietro. In questo periodo il Napoli non avrà più il pensiero della competizione Europea perché adesso c'è la sosta fino a metà febbraio quando ricomincerà con l'Europa League e, quindi, potrà dedicarsi al campionato. Il Torino con i tre punti ottenuti con la Lazio ha un po' rilanciato il suo campionato e le sue ambizioni e di conseguenza sarà un avversario non facile da affrontare".
Quest'anno Belotti segna poco pur considerando l'infortunio, è solo un calo momentaneo?
"Il problema dell'infortunio ha sicuramente un po' condizionato il giocatore perché non ha potuto allenarsi con continuità come, invece, era successo negli anni passati e questo probabilmente non gli permette di essere brillantissimo, però, secondo me si tratta di un periodo e tornerà a rendere come ha sempre fatto. Per Belotti c'è stata anche la delusione per la mancata qualificazione dell'Italia al Mondiale, appuntamento che per lui sarebbe stato molto importante e non essere riuscito a centrarlo ha sicuramente pensato sotto l'aspetto psicologico, ma adesso questo va dimenticato e deve pensare solo al Torino e al campionato".
Altro giocatore granata sotto stretta osservazione è Ljajic che con la Lazio è stato mandato da Mihajlovic per punizione in tribuna. Provvedimenti di questo tipo sono utili oppure lasciano il tempo che trovano?
"Penso che provvedimenti di questo tipo servano perché l'allenatore conosce i suoi giocatori e sa quali risposte gli possono dare. Sicuramente Mihajlovic ha valutato che attraverso questa "punizione" Ljajic potrà poi dare una risposta positiva sul campo per cui ha agito in questo modo non per metterlo in discussione, ma, anzi, per stimolarlo poiché il Torino ha assolutamente bisogno di questo giocatore che in qualsiasi momento può fare la differenza".
Da che cosa è dovuto l'appannamento del Napoli in queste ultime giornate?
"Al fatto che con il doppio impegno che aveva in Champions e in campionato non è sempre facile tenere gli stessi ritmi e la stessa concentrazione. Inoltre per la maggior parte del tempo hanno giocato quasi sempre gli stessi giocatori e, quindi, non si tratta tanto di un calo dal punto di vista fisico, perché oramai i giocatori sono in grado di giocare più partite nell'arco di una settimana, ma dal punto di vista psicologico è difficilissimo tenere sempre la stessa concentrazione, anche perché su un fronte concorrevano e lo fanno tuttora per essere tra i primi in campionato e sull'altro provavano ad accedere alla fase ad eliminazione diretta della Champions.

Obiettivi che sono talmente importanti che è difficile pensare che sotto l'aspetto psicologico non ci possano essere momenti di calo".
Con il Napoli dal Torino ci si aspetta una partita di alto livello come era accaduto con la Lazio e in precedenza con l'Inter. Potrà essere così oppure c'è il rischio di un calo di tensione per aver disputato pochi giorni prima una gara importante con la Lazio?
"Se dovesse verificarsi un calo di tensione dopo la gara disputata con la Lazio vorrebbe dire che questa squadra non potrà mai diventare grande. A questo punto una squadra come il Torino non può accontentarsi di aver fatto una buona partita con la Lazio pur con tutte quelle che possono essere state le difficoltà della Lazio per aver giocato tutto il secondo tempo in dieci e quant'altro. Il Torino non può accontentarsi di una buona partita e basta, ma deve dare continuità e cercare di continuare a crescere. Qualche difficoltà il Torino l'ha avuta e la gara con la Lazio non dico che debba essere la partita della svolta, però, può dare un po' di entusiasmo a tutto l'ambiente in modo che si possa fare ancora qualche altro risultato importante. In questo momento il Torino non può vivere solo di qualche exploit, ma deve avere una certa continuità di risultati e una certa crescita perché in questi ultimi anni si è parlato sempre di tentare di ritornare a giocare in Europa. E’ vero che ci si può arrivare in Europa anche attraverso la Coppa Italia, ma è un percorso più difficile e complicato, quindi, bisogna accedervi tramite il campionato. Per riuscirci il Torino deve dare qualche cosa di più, magari facendo come la Sampdoria d'inizio stagione, diventando così una squadra da zone alte della classifica attraverso prestazioni positive ripetute con continuità".
Il Napoli è a un punto dall'Inter capolista ed è tallonato da Juventus e Roma, il Torino è a ridosso della zona Europa League dove sono tante le squadre che concorrono per lo stesso obiettivo. Quante chance ha il Napoli di vincere lo scudetto e il Torino di andare in Europa?
"Sicuramente Il Napoli ha più chance di vincere lo scudetto rispetto a quelle che ha il Torino di andare in Europa perché il Napoli ha dimostrato in tutte queste giornate di essere una squadra competitiva e di grande valore, mentre il Torino, purtroppo, ha dimostrato il suo valore a corrente alternata. Però, se il Torino riuscirà a fare altre prestazioni come quella a San Siro con l'Inter e a Roma con la Lazio con continuità è logico che si apriranno scenari diversi, invece, se il Toro sarà quella squadra che si è vista finora, purtroppo, non basterà non solo per andare in Europa League, ma anche non basterà per competere fino alla fine per questo obiettivo e dovrà rinunciarci prima. Ripeto, riuscire a fare prestazioni in trasferta, ma anche in casa, come quelle con Inter e Lazio permetteranno sicuramente di cambiare tante cose".
Cambiando argomento e parlando di lei, tutto bene con la Berretti del Santarcangelo?
"Sì diciamo tutto bene, il nostro obiettivo è sempre quello di riuscire a far arrivare in prima squadra qualche ragazzo. Adesso è un po' difficile, ma speriamo piano piano di ottenere questa soddisfazione".

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