Fiorentina: parliamo di calcio?
Fonte: Tommaso Loreto
L'ultima di campionato, l'ultima di Sousa, di Gonzalo Rodriguez e chissà di quanti altri. Il clima pesante, facilmente prevedibile alla vigilia della gara con il Pescara, si fa ancora più teso. Colpa del “black friday”, il venerdì nero dei fratelli Della Valle che da Benevento scavano un ulteriore solco nel rapporto con Firenze.
E se il giorno dopo è stato quello delle riflessioni sul passo indietro di ADV, quella di oggi si preannuncia come la domenica dei messaggi. Quelli che il comunicato della Curva ha già ribadito, ma anche quelli che testimonieranno la spaccatura insita alla stessa tifoseria. D'altronde se i Della Valle appaiono concordi nel prendersi una pausa di distacco (Diego l'aveva già fatto, Andrea lo segue a ruota) Firenze vive di contrasti.
Qualche altro messaggio arriva direttamente dalla società, che ieri ha provato a mettere un punto con l'intervento di Cognigni e Corvino nello spogliatoio, e che da domani lavorerà soltanto sul futuro. A cominciare dall'arrivo del nuovo tecnico Pioli. Indirizzi incrociati, senza che però la proprietà abbia manifestato le sue reali intenzioni, se non il fastidio per una contestazione evidentemente non ancora pienamente compresa.
Un segnale di incertezza che certamente farà ancora discutere, e che avrà le sue conseguenze, dunque un aspetto da non trascurare. Dalle vicende interne a quelle esterne, la Fiorentina ha assoluto bisogno di un riferimento chiaro, che non oscuri una gerarchia prossimamente rivista con gli ingressi ufficiali di Antognoni e Salica, ma che certamente garantisca quella voglia di “parlare di calcio” che la Curva ha legittimamente richiesto dopo troppo tempo in cui, di calcio, non se n'è parlato abbastanza.
Perdere l'occasione di raccogliere l'invito espresso nel comunicato della curva, di un confronto costruttivo dal quale ripartire (e archiviato qualche sfogo anche comprensibile) sarebbe un enorme peccato.