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ESCLUSIVA TMW - Zaza: "Valencia, sognare è lecito. Serie A? Forse un giorno..."

di Giacomo Iacobellis
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© foto di LAZARO

Simone Zaza fa sognare Valencia. Dopo essersi messo alle spalle un periodo piuttosto complicato, l’attaccante lucano quest’anno è partito fortissimo, segnando 9 reti in 13 gare e trascinando i murciélagos in cima alla classifica della Liga (attuale secondo posto a -5 punti dalla capolista Barcellona). Numeri e prestazioni convincenti, che avevano riaperto a Zaza anche le porte della Nazionale, prima che i problemi al ginocchio sinistro gli impedissero di partecipare allo spareggio Mondiale con la Svezia. Ma l’avventura con la maglia azzurra del classe ’91 non è certo finita qui: l'obiettivo, come da lui stesso dichiarato nella chiacchierata a 360° concessa in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com, è infatti quello di tornarci appena possibile. A suon di gol con la squadra che più ha creduto in lui.

Buongiorno Zaza, come sta?
“Buongiorno. Sto bene, grazie”.

Difficile stare male dopo un avvio di stagione così strepitoso, nelle prestazioni e anche nei numeri (9 gol in 13 gare di campionato). Quali sono le sue sensazioni?
“Sono molto contento sia per l’avvio di stagione della squadra che per il mio rendimento. Dovremo continuare però sulla stessa strada perché questo campionato è molto difficile”.

Secondo in graduatoria col Valencia e secondo anche nella classifica dei marcatori della Liga. Che obiettivo si è posto a livello personale quest’anno?
“Spero di fare più gol possibili e aiutare la mia squadra a restare nelle posizioni più alte della classifica”.

Il Barcellona è a sole cinque lunghezze di vantaggio e lo scontro diretto ha dimostrato che questo Valencia può giocarsela anche con Messi e compagni. Vincere la Liga è un sogno realizzabile secondo lei?
“Sognare nel calcio e nella vita è lecito, ma la realtà dice che ci sono squadre più forti ed esperte del Valencia. Noi dobbiamo solo continuare così e poi vedere dove saremo a fine stagione”.

Qual è il segreto di questo Valencia? Forse mister Marcelino?
“Non c’è un unico segreto. Sono tante le componenti che fanno sì che finora abbiamo fatto bene e, tra queste, c’è senza dubbio il mister. Marcelino ha stravolto la squadra e motivato tutti i suoi giocatori, dando sicurezze a ognuno di noi. Ma non dimentichiamoci del gruppo. Qui c’è davvero un gruppo fantastico”.

Tra le vostre dirette concorrenti in campionato c’è anche il Real Madrid del cinque volte Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo. Com’è misurarsi con campioni come lui e Messi?
“Sono bellissime esperienze, ti confronti con dei veri e propri fuoriclasse. Cristiano Ronaldo e Messi sono i calciatori più forti del mondo”.

Scontato chiederglielo. Meglio il portoghese o l’argentino?
“Sicuramente sono entrambi dei mostri, non saprei dire chi è il migliore”.

Simone Zaza, intanto, nella Liga ha segnato molto più di Ronaldo e, dopo le tante critiche per quel rigore con la Germania, a Valencia si sta togliendo qualche sassolino dalla scarpa.
“Penso che questo periodo negativo mi sia servito a crescere tanto a livello calcistico quanto umano. Quando decidi di assumerti le tue responsabilità sai che ci sono dei rischi da correre e nelle sconfitte si cerca sempre il capro espiatorio. Qui a Valencia ora sto molto bene, riesco a giocare con continuità e spero di migliorarmi sempre di più”.

Kondogbia, Neto, Murillo… Non è l’unico ex giocatore di Serie A che ha scelto Valencia per rigenerarsi. E la colonia “italiana” - lo dicono le statistiche - funziona eccome.
“Sono tutti ragazzi straordinari che non hanno trovato molta fortuna in Italia e che ora stanno esprimendo il meglio di loro qui a Valencia. Come ho detto prima, il nostro gruppo è molto solido e sono davvero felice di farne parte”.

Parliamo di Nazionale. Quanto è stato difficile restare fuori nel doppio spareggio Mondiale con la Svezia?
“Purtroppo quella settimana il mio ginocchio mi ha fatto un bello scherzo. Avevo grande voglia e determinazione, ma purtroppo mi sono dovuto fermare. Altrimenti, avrei peggiorato la mia situazione e la squadra ne avrebbe risentito”.

Come va adesso il ginocchio sinistro? Sta pensando di operarsi a fine stagione?
“Il ginocchio sta bene. Non so cosa succederà a fine anno, ma faremo certamente altri controlli e poi decideremo il da farsi”.

E giocare di nuovo con la maglia azzurra resta un obiettivo?
“Assolutamente sì”.

Ora più che mai la Nazionale italiana va rifondata proprio intorno ai suoi migliori talenti. Come si spiega la crisi del calcio nostrano?
“E’ un momento duro per tutti. Non so davvero dire quale sia il motivo della sconfitta con la Svezia”.

Quanto hanno pesato le scelte tecniche e tattiche di Gian Piero Ventura?
“E’ chiaro che in generale c’è più di qualcosa che non è stato fatto correttamente, ma non mi va di parlare dell’ex ct”.

Preferenze per il nuovo commissario tecnico?
“No, sinceramente”.

Se la Nazionale ha deluso le aspettative, la Serie A in questa stagione sembra invece sempre più avvincente. Non trova?
“Sono d’accordo. Seguo la Serie A con grande interesse perché quest’anno il campionato è molto più equilibrato. Ci sono tante squadre dello stesso livello”.

Proprio mentre il suo Valencia sarà in campo contro il Celta Vigo, in Italia domani sera sarà tempo di derby d’Italia tra Juventus e Inter. Qual è la favorita per lo Scudetto?
“Non saprei, secondo me questo campionato sarà una battaglia fino all’ultima giornata”.

Che ricordo ha della sua esperienza in maglia bianconera?
“Ho un ricordo bellissimo. Alla Juventus ho fatto parte di una grandissima squadra e società, togliendomi anche qualche piccola soddisfazione”.

E se le dico Sassuolo a cosa pensa?
“Beh, che dire... Il Sassuolo è stato il primo club di Serie A a credere in me e mi sono trovato benissimo anche al di fuori del calcio”.

I suoi vecchi compagni neroverdi non se la stanno passando troppo bene. Vuole mandare loro un messaggio?
“Spero che si riprendano presto perché se lo meritano la squadra, la società e la città. Sassuolo è davvero una bella realtà, che a mio giudizio merita di restare in Serie A”.

Prima del suo trasferimento al Valencia si era parlato proprio di Sassuolo, Fiorentina e Milan per il suo futuro. C’è stato qualcosa di concreto?
“Penso che siano state solo voci di mercato, il Valencia è stato la squadra che mi ha voluto più di tutte dopo l'esperienza al West Ham”.

Il ritorno in Serie A, al momento, è dunque un'ipotesi remota?
“Magari un giorno tornerò. Non so cosa succederà in futuro, ma per adesso sto benissimo qui a Valencia”.

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