ESCLUSIVA TMW - Marrone: "Belgio, il calcio è divertimento. L'Italia impari"
Luca Marrone fa il punto sulla sua avventura in Belgio. Il centrocampista in estate si è trasferito allo Zulte-Waregem e una settimana fa ha alzato il primo trofeo della stagione: la Coppa nazionale. E c'è una nuova sfida che incomincerà dopo la pausa nazionali, ossia i playoff per il titolo. Ecco le sue parole ai microfoni di Tuttomercatoweb.
Luca, mancano tre mesi alla fine della stagione. Possiamo però fare un bilancio di questi nove mesi: come sono stati? Felice della scelta fatta?
"Il bilancio ad oggi è sicuramente positivo. Ho trovato una certa continuità e sono arrivati dei risultati importanti, su tutti la vittoria della coppa del Belgio, che offre un pass diretto per l' Europa League dell'anno prossimo".
Pochi italiani finora hanno scelto il trasferimento in Belgio. Okaka all'Anderlecht ha fatto da apripista. Lo Zulte-Weregem lo conoscevano in pochi in verità. Cosa ti ha portato a questa scelta?
"A dire la verità lo conoscevo poco anch'io. Ma dopo aver parlato con l'allenatore e aver visto le strutture ho avuto pochi dubbi. La società è ambiziosa e vuole crescere, caratteristiche che stavo cercando".
Da Torino a una piccola cittadina come Waregem. E' stato forte l'impatto? Com'è vivere in questa cittadina e in Belgio in generale?
"Torino è casa mia. A Waregem ho trovato una piccola realtà ma l'ambientamento non è stato difficile. Qui tutti sono disponibili e cordiali anche nelle vie della città".
La squadra ha vinto recentemente la Coppa del Belgio. Tu però non hai giocato: ti è dispiaciuto non esserci in un momento così importante?
"Chiaramente mi è dispiaciuto non poter giocare una finale, però sono contento per tutta la squadra. Posso comunque dire di aver contribuito con un mio gol in semifinale".
In questa stagione stai comunque giocando con regolarità e il campionato riprenderà con la seconda fase del torneo. E' una formula che secondo te funziona e che andrebbe applicata anche nei campionati come quello italiano, dove la Juve vince con troppa facilità?
"Sinceramente questa formula dei play off non mi fa impazzire. Credo che la formula classica sia la migliore. Ora però ci aspettano sfide importanti tra le prime 6 in classifica quindi sarà una bella vetrina".
Il calcio belga è uno di quelli in maggior crescita negli ultimi anni e lo dimostra la Nazionale. Vivendo da dentro questo calcio qual è il loro segreto per questa crescita?
"A mio parere il segreto è rappresentato dai tanti giovani di talento che vengono lanciati senza alcun timore. Per fortuna anche in Italia qualcosa sta cambiando".
C'è un compagno di squadra o un giocatore della Jupiler League che consiglieresti alla Serie A?
"Il mio compagno di squadra Alessandro Cordaro. È un esterno d'attacco di corsa e qualità. Secondo me potrebbe far comodo a qualche squadra in Italia".
C'è qualcosa che il calcio italiano dovrebbe imparare da quello belga, a livello organizzativo, di impianti, di cultura sportiva?
"In Belgio il calcio è visto come un divertimento. Quando si vince si va a festeggiare insieme ai tifosi sotto la curva cantando i cori della squadra, quando si perde si prendono comunque applausi e incitamenti. In Italia sotto questo aspetto possiamo migliorare".
Ti manca l'Italia? O in generale, cosa ti manca di più dell'Italia e cosa ti piace di più della vita in Belgio?
"Dell'Italia mi manca il cibo, il clima e la famiglia. In Belgio vivo con la mia fidanzata ma appena possiamo torniamo anche solo un paio di giorni a Torino".
Il tuo cartellino è ancora della Juventus. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? E nel caso dove ti piacerebbe giocare?
"Il mio futuro ora sono i play off con lo Zulte Waregem. Punto a chiudere bene la stagione in Belgio per vedere cosa succederà dopo".
Segui da lontano le vicende della Juventus. Credi possa essere la volta buona che i bianconeri vincano la Champions League?
"La Juventus è stata costruita per vincere. Spero possa andare avanti il più possibile in Champions. Io seguo tutte le partite e faccio il tifo da casa!".
Un post condiviso da Luca Marrone (@marrone39) in data: 18 Mar 2017 alle ore 16:11 PDT