Dg Paganese: "Club sempre presente, ma Trapani è stato lasciato solo"
La Paganese batte la Juve Stabia al Torre nella gara unica dei sedicesimi di finale di Coppa Italia di serie C (gol di Scarpa su rigore al fotofinish per l'1-0 risolutivo) e il post derby è l'occasione per il Direttore generale azzurrostellato, Filippo Raiola, per fare il punto sulla situazione tecnica e sullo stato di salute della società. A breve verrà convocata una conferenza stampa durante la quale il presidente Raffaele Trapani annuncerà la disponibilità a cedere in toto o in parte il club. Insomma, sono giorni importanti per la stabilità societaria della Paganese.
INCONTRO IN PREPARAZIONE - "Ci sarà nei prossimi giorni un intervento del notaio Calabrese insieme al presidente e al sottoscritto. Non vorrei parlare di questioni calcistiche, sono qui per altri motivi. Ci siamo già salvati quando abbiamo combattuto con ben altre situazioni più di un anno fa. Chi comanda questa società non si è tirato indietro. Tutto si può dire, tranne che il nostro presidente non sia un tifoso e non si sia impegnato a fondo per la Paganese. La società in questo momento sta facendo quello che può fare. Il calcio ad un certo livello costa. Ci vogliono i soldi. In questa categoria poi si perdono solo tante risorse economiche e per guadagnarci bisogna andare in B. Tutto questo in un contesto in cui stanno cercando di portare la C a 40 squadre. Al presidente era stato promesso un aiuto che non è mai arrivato. Se quest'anno è difficile, figuriamoci l'anno prossimo. Tuttavia vogliamo salvaguardare la categoria e stiamo facendo tutti gli sforzi possibili e immaginabili con una sola persona al vertice, Raffaele Trapani. Lui dirà che non è vero che non è disposto a cedere. Lui aprirà ad ogni eventualità, anche ad un affiancamento. Ma farà solo quello che potrà fare. Da solo non può morire per la Paganese. Eppure, quando un anno fa la Paganese stava per preparare un campionato di D dopo l'esclusione dalla Lega Pro, Trapani disse ai personaggi che stavano costruendo la neonata società, che la nuova squadra avrebbe dovuto vincere il campionato a dicembre. Diversamente non avrebbe garantito una collaborazione".
TRATTATIVE SALTATE - "Mi dispiace dover rilevare che avevo ragione su alcune cose che suscitarono l'attacco nei miei confronti di alcuni procuratori. Io dico la verità perché non ho interessi. Nel mondo del calcio nessuno fa nulla senza un motivo. Ho detto più volte che non bisogna perdere tempo dietro certi personaggi. Il primo giocatore che acquistammo fu Saraniti, poi il suo agente ci disse che aveva preferito il Francavilla. Avevamo chiuso pure Aquilanti ma, siccome non accettiamo aste, andò alla Sicula Leonzio che gli aveva fatto una proposta raddoppiata".
MALUMORI AMBIENTALI - "La Paganese sta a cuore solo a quei tifosi che vengono allo stadio o che, per esempio, sono venuti fino a Siracusa facendo tantissimi chilometri. Poi magari interessa solo a noi ed a chi sta qui dentro. Perché c'è questo distacco verso la nostra società? Non ne conosciamo il motivo. Il presidente vede sempre tante persone, tanto meglio se ci saranno altre soluzioni. La Paganese interessa alle istituzioni e ad altre realtà imprenditoriali? Non lo sappiamo. Troppe promesse andate a vuoto. E io già ci credevo poco. A Cosenza, nei play-off, abbiamo visto tante facce nuove che avremmo voluto vedere anche ad inizio campionato. Alla fine, sono rimaste sempre le stesse persone nella Paganese. I tifosi, ribadisco, sono stati molto maturi quando sono venuti a parlare".
ERRORI DI MERCATO - "Siamo sempre stati pronti ad ammettere i nostri errori. Anche il presidente lo ha fatto. Anche sulle scelte tecniche, l'avallo ad un acquisto lo dà la società. Se ci troviamo in questa situazione di classifica, significa che qualcosa è stato sbagliato. Tuttavia a questa squadra non abbiamo mai fatto mancare nulla. Noi siamo sempre presenti e nessun giocatore può lamentarsi. Comunque proveremo a rinforzarla questa Paganese. Lo staff tecnico sta facendo il massimo per capire il problema dove sta e farà ancora di più".