Claudio Nassi: "Deciderà Collina la Champions League?"

Nella scala delle difficoltà il sorteggio della Champions League metteva al primo posto il Barcellona, il Bayern e il Real, al secondo l'Atletico Madrid e la Juventus, al terzo il Borussia Dortmund, al quarto il Monaco e al quinto il Leicester. E' vero che nessun team arrivato tra le prime otto si può sottovalutare, ma esistono sempre parametri da considerare: le individualità, la squadra, il palmarès, la prima partita in casa o fuori, la condizione fisica del momento, la spada di Damocle delle ammonizioni e il peso politico, a cui si lega la designazione. A Barcellona hanno fatto festa per aver evitato Bayern e Real, al contrario di quanto avvenuto a Madrid e a Monaco di Baviera, dove sono stati costretti a dire la frase di rito: "prima o poi vanno incontrate tutte". Come a Torino, dove si è cercato di arrampicarsi sugli specchi parlando di rivincita, nel ricordo della finale persa 3-1 con i blaugrana. Alle corte, sono le altre quattro a sorridere, anche se le battaglie da combattere non saranno facili.

Se uno si volesse sbizzarrire in percentuali, non credo andrebbe oltre il 50% a testa tra Real e Bayern, il 55 al Barca e il 45 alla Juventus e poi l'Atletico favorito con il Leicester e il Borussia col Monaco. Se si prova a scendere in particolari tecnico-tattici, il Bayern con l'arrivo di Hummels in difesa e Sanches in mezzo è la più completa, dal momento che davanti può permettersi il lusso di lasciare in panca tre fra Costa, Robben, Ribery, Coman e Muller. L'unico certo è il mostro Lewandowski. Poi c'è Ancelotti, il pompiere, che pare mettere sempre tutti al posto giusto. Il Real aveva problemi di equilibri, ma Zidane ha mostrato personalità e, andando contro il Presidente, ha messo il frangiflutti Casemiro tra Kroos e Modric. Gioco meno spumeggiante, ma più pratico. Dietro forse non valgono altri e Marcelo, il numero uno in fase di spinta, non lo è altrettanto nella propria metà campo. Sarà bravo chi saprà approfittarne. Il Barca allo strapotere offensivo non mostra uguale forza negli altri reparti. Dà l'impressione che si sentano appagati, oltre a peccare in continuità. La Juventus ha forse la miglior difesa, più fame e un tecnico, Allegri, che sa leggere la partita meglio degli avversari. L'Atletico Madrid ha acquistato Gameiro e Gaitan, ma il valore aggiunto rimane il Cholo Simeone, mentre il Borussia Dortmund ha mostrato di poter ripetere con Tuchel le imprese di Klopp, grazie a un attacco che vi raccomando.

Chi vincerà la Champions uscirà da queste sei, anzi starei per dire dalle due gare clou. Il resto dipenderà da Collina, che farà, come al solito, un'operazione di alta chirurgia nel designare i direttori di gara. Sarà divertente vedere da che parte penderà la bilancia.