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Butera: “La qualità del Torino uscirà fuori”

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Luigi Butera è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Butera è capo servizio dello sport al “Giornale di Sicilia”. Con lui abbiamo parlato di Torino e Palermo che si affronteranno oggi pomeriggio in casa dei granata.
In quali condizioni si presenterà il Palermo al cospetto del Torino che vuole tornare alla vittoria dopo la sconfitta con la Roma e il pareggio con la Fiorentina?
“Dal punto di vista fisico non c’è nessun problema anche perché l’unico che destava preoccupazioni era Nestorovski, che è il bomber della squadra, ma è stato pienamente recuperato, quindi, si può dire che fisicamente la squadra sta bene. A livello psicologico e per il morale la squadra non è al massimo perché domenica scorsa ha sciupato una grandissima occasione di portarsi a meno cinque punti dall’Empoli (quartultimo in classifica, ndr) e, invece, il gol della Sampdoria arrivato proprio al novantesimo ha, ovviamente, riportato il Palermo a meno sette punti dalla salvezza e questo fa capire che moralmente la squadra non può essere al massimo. Però adesso la squadra ha più consapevolezza, è più convinta e probabilmente la partita con il Torino è una delle ultime possibilità per rimanere aggrappati alla zona salvezza, ma bisognerà vedere che cosa farà l’Empoli con il Genoa, infatti, se i toscani dovessero vincere il Palermo dovrebbe necessariamente fare risultato con il Torino”.
Finora il Palermo ha dimostrato di essere migliore in trasferta avendo conquistato dieci dei quindici punti e segnato quindici dei ventidue gol realizzati, ma ha anche incassato ventisette delle cinquanta reti subite. Cosa proveranno a fare i rosanero per scardinare la porta di Joe Hart?
“Questi numeri rappresentano il paradosso del Palermo, che è una squadra tecnicamente debole e non ha gli uomini a centrocampo che possono supportare a dovere la fase d’attacco, ma in trasferta molte partite si giocano in attesa di poter ripartire in contropiede e questo spiega il rendimento del Palermo, infatti, basta rivedere la partita con il Napoli con la squadra tutta chiusa indietro e che ha poi trovato il gol e difeso fino alla fine pur subendo la rete dei partenopei per opera di Mertens su papera di Posavec, ma portando a casa un punto. Oggi di conseguenza mi aspetto la solita partita del Palermo, anche se da quando c’è Lopez in panchina la squadra prova in qualche modo a fare la partita, ma ovviamente la qualità del Torino è nettamente superiore, quindi, il Palermo starà in attesa pronto a colpire in contropiede sfruttando i due attaccanti esterni e Nestorovski, che sicuramente è l’ultimo ad alzare bandiera bianca in questa squadra”.
Che cosa teme di più il Palermo del Torino escludendo Belotti?
“Basterebbe il solo Belotti, ma penso che tema tutto l’organico del Torino. Già all’andata si era visto che fra le due squadre c’è un gap assolutamente notevole per quel che riguarda la qualità.

Quindi temerà tutta la squadra e su Belotti focalizzerà un’attenzione particolare Lopez, che sa bene che cosa aspettarsi da questo Torino, conosce come gioca Mihajlovic e penso che avrà preparato le contromosse giuste”.
Il Torino come fa sempre, o quasi, cercherà d’imporre il proprio gioco votato all’attacco con Falque e Belotti sicuri del posto un po’ meno Ljajic e a centrocampo Gustafson, molto probabilmente Lukic al centro e Baselli. Che partita si potrà vedere?
“Mah, sono convinto che il Torino proverà fin da subito a mettere le cose in chiaro e a fare una partita d’attacco per provare a vincere e per sottolineare di essere più forte del Palermo. Così come mi aspetto, almeno all’inizio, un Palermo guardingo e che non giochi nella metà campo dei granata perché sarebbe un suicidio andarsela a giocare a carte scoperte con il Torino. Beato Mihajlovic che a centrocampo ha alternative per sopperire alle assenze di Banassi per squalifica e di Obi per infortunio, se dovessero mancare due uomini in mediana a Lopez il mister dovrebbe inventarsi qualche cosa poiché nella rosa del Palermo ci sono solo quattro centrocampisti, quindi se ne manca uno è già un problema, figurarsi se ne mancassero addirittura due”.
In tanti si aspettano la vittoria del Torino, allo stadio il clima sarà tutto favorevole ai granata questo può essere un problema in più per i rosanero?
“Non credo, ormai il Palermo è abituato a partire sfavorito, basta andare a vedere le quote dei bookmakers che danno sempre la vittoria del Palermo a quote stratosferiche. Il Palermo sa di essere sfavorito in tutte le partite, a parte quelle con Crotone e Pescara, c’è poco da dire. Il fattore ambientale incide sicuramente perché avere lo stadio a sfavore non è mai bello, però, anche a questo si è abituati, si sa quello che ci si aspetta quando si gioca in casa del Toro: si ha lo stadio contro, nel senso che è tutto per la propria squadra. Non credo che il fattore campo possa fare la differenza per il Palermo, la vera differenza la fanno quasi sempre le squadre in campo e questo Torino è nettamente più forte del Palermo, ma anche con il Napoli non c’era assolutamente partita eppure il Palermo è riuscito a strappare un pareggio. Nel calcio non si può mai dire a priori con certezza quello che succederà”.

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