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Bucchioni: Pioli non ci siamo, squadra senza coraggio e senza gioco

di Redazione TMW
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© foto di Federico De Luca

E’ imbarazzante sentire Pioli soddisfatto per la reazione della Fiorentina contro la Spal. Capisco che nel post partita di un’altra prestazione triste, a qualcosa l’allenatore si debba pur attaccare, ma certe analisi mi sembrano azzardate. Non bisogna mai dimenticare che la Fiorentina giocava contro la neopromossa Spal, una squadra ben allenata, ma tecnicamente modesta, con un unico disperato obiettivo chiamato salvezza.

La Fiorentina è, o dovrebbe essere, fatta con un’altra pasta e di un’altra categoria. Chi mastica appena un po’ di calcio avrà sicuramente visto quanta fatica facessero molti giocatori della Spal a controllare il pallone, a seguire un minimo di copione tattico, a mettere insieme qualche azione nella metà campo avversaria. Eppure, nonostante questo, la Fiorentina è andata sotto, ha rischiato il raddoppio, ha faticato moltissimo a pareggiare e c’è riuscita soltanto quando gli avversari hanno accusato la fatica e gli infortuni. Se poi c’è qualcuno che si accontenta del pareggio a Ferrara "perché ha mosso la classifica", posso anche star zitto, ma io mi ribello a tanta modestia, a una squadra costruita male, ma a questo punto anche gestita non benissimo. Dopo tredici domeniche era logico aspettarsi una crescita maggiore sotto l’aspetto del gioco e del carattere. "Manca l’amalgama, dove la posso comprare?" disse un giorno Massimino, il mitico presidente del Catania. Non siamo a questo punto, ma quasi.

Ho scritto a più riprese, lo dico dall’estate scorsa, che aver speso 75 milioni per costruire questa squadra (Pezzella, Gil Dias, Saponara e Sportiello sono ancora da pagare) è di sicuro qualcosa che non capisco e non capirò mai, ma ormai Pioli con questi giocatori deve lavorare e confrontarsi. Se alla modestia della squadra aggiungiamo anche la modestia dell’allenatore c’è da arrendersi, invece sono convinto che Pioli possa e debba dare di più. Ho sempre sperato che di fronte agli evidenti errori di Corvino e Freitas, Pioli riuscisse a far crescere la Fiorentina attraverso il gioco. E’ l’unica strada.

I giocatori modesti non si cambiano, ma possono migliorare solo se la Fiorentina riuscirà a trovare meccanismi migliori, acquisirà una personalità più forte e un carattere che per ora (purtroppo) non si vedono. E anche su questa strada, invece, vedo delle difficoltà. Le assenze di Thereau e di Badelj, ma anche di Laurini, stanno condizionando parecchio e questo vuol dire che molto dipende sempre dai singoli. Anche ieri il pareggio l’ha firmato Chiesa, uno che la prestazione la tira sempre fuori, con la sua caparbietà, la sua voglia, la sua rabbia, e non certo grazie alla supremazia di squadra. Ho visto qualcosa di positivo, Pioli ha cambiato la squadra due-tre volte in corsa, mi è piaciuta la mossa Sanchez basso con la difesa a tre e gli esterni a spingere, ma complessivamente poca roba. E’ la preparazione della gara che spesso mi lascia perplesso. La Spal è abituata a difendersi bassa, con tanti uomini, si chiude in area. Mi sarei aspettato Babacar dall’inizio, uno che in mezzo all’area ci sa stare e apre spazi. Certe partite vanno preparate per vincerle, contro la Spal giocare con due punte e il trequartista poteva essere una soluzione fin dall’inizio. Anche il 3-4-1-2 visto nella ripresa (con Chiesa esterno) poteva essere un’idea da subito.

Serve coraggio, l’allenatore deve dare certezze e far crescere l’autostima. Ma manca ancora il pressing organizzato, la riconquista della palla non è feroce come si dovrebbe, i movimenti senza palla pochi. Insomma, se fatichi a tenere in mano la partita e poi ti sfugge di contro la Spal, c’è da riflettere e parecchio. E poi mi chiedo se davvero gente come Vitor Hugo (con la difesa tre) o Milenkovic, siano così impresentabili anche contro la Spal. Vorrei sapere se Eysseric, Cristoforo, Biraghi, Zekhnini e compagnia sono da rimandare al mittente. Sousa se n’è andato dicendo che dopo Chiesa aveva lasciato Hagi, un altro ragazzo pronto. Dove è finito? E Lo Faso? Se ci sono talenti o talentini, in questa mediocrità, almeno valutiamoli, tanto arrivare noni, decimi o undicesimi cosa cambia?

La cosa più importante capitata a Ferrara è il ritorno di Saponara. Oltre a Chiesa, in questa squadra c’è un altro giocatore che può fare la differenza, portare qualità e geometrie, aiutare a crescere e questo si chiama Saponara. Se riuscirà ad essere ancora determinante come lo è stato a Empoli con Sarri prima e Giampaolo dopo, molti dei problemi si risolveranno automaticamente e il gioco potrà crescere proprio attorno a Saponara.

In attesa, è difficile accettare questa mediocrità e vedere che una tua vecchia conoscenza, Daniele Pradè sta facendo a Genova con la Samp quello che aveva fatto a Firenze: una bella squadra. Una squadra che, tanto per gradire, ha battuto sonoramente la Juve. E pensare che anche Pradè ha venduto Muriel, Schick, Skriniar e diversi altri portando in cassa decine e decine di milioni, ma ha preso gente pronta come Zapata, Ramirez, Strinic, Caprari ed altri, non soltanto scommesse ed esperimenti.

Sul fronte società nessuna nuova. I Fratelli Dv sono in Cina. Tutto tace. Come vi dicevo neppure il Natale alle porte sembra indurre Adv ad essere più buono….Per ora non ha alcuna intenzione di venire alla cena degli auguri della squadra, come da tradizione. Come avete visto, non si è giocato neppure il rinnovo di Chiesa che in altre occasioni avrebbe annunciato di persona, personalmente. L’entourage spera sempre di convincerlo, ma c’è ancora spazio per ripartire su basi nuove?

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