Bakayoko, tackle e non solo. L'idea delle italiane da 45 milioni di euro
Prima della scorsa stagione, la nomea di Tiemoue Bakayoko non era propriamente positiva. Il giocatore, classe 1994 di origine ivoriana, infatti, era noto non solo per via dei ritardi agli allenamenti, ma anche per lo stile di vita adottato al suo arrivo nel Principato dal Rennes nell'estate 2014: villa con piscina, macchina sui generis e ritmi poco consoni alle esigenze del mondo professionistico. O almeno così veniva descritto. C'ha pensato direttamente Jardim a rimetterlo in riga al debutto, togliendolo dopo appena 32 minuti. Messaggio recepito poi dal 22enne, che ha cominciato a lavorare a parte con un preparatore fisico e mentale. Dal quel punto, è storia conosciuta. La risalita, la convocazione nella Francia di Deschamps (al posto dell’infortunato Pogba), il ruolo da protagonista nel Monaco. Come "recuperatore" di palloni e re dei tackle.
Ma soprattutto, come uno degli elementi imprescindibili del miracolo-Jardim. Tanto che, inevitabilmente, è ben presto entrato a far parte del pool degli uomini mercato che caratterizzeranno l'estate monegasca. Il ruolo e l'età ne fanno uno dei giocatori più appetiti dalle big europee, spesso in cerca di elementi giovani (ma già pronti) da inserire nel fulcro del gioco. Manchester United, Chelsea, Paris Saint-Germain - tanto per citare alcuni club - hanno già mostrato interesse per Bakayoko, il cui mix di qualità e strapotere fisico ha fatto breccia anche in Italia. Una possibile idea per la Juve (per affiancare Khedira) o magari per il Milan, senza dimenticare la stessa Roma, alle prese con una vera e propria rivoluzione. In attesa di aggiornamenti, la base d'asta è già fissata: si parte da 45 milioni di euro. Una cifra importante, ma non impossibile.