Avellino, Taccone: "Dimissioni dovute ai risultati negativi"
L'ex direttore generale dell'Avellino Massimiliano Taccone ai microfoni di Avellino tv ha spiegato i motivi del suo addio e fatto il punto sui suoi 9 anni in società: “Sono stati anni intensi che mi hanno formato sotto il profilo sportivo e umano, mi hanno rafforzato tanto come persona, ma era arrivato il momento di fare delle scelte. Le contestazioni esistono da anni e non sono state decisive, il motivo principale del mio addio è sportivo perché quando ricopri una carica così importante devi assumerti delle responsabilità. I risultati non stanno dando ragione agli investimenti fatti e spero che questa mia decisione possa far scattare qualcosa nei giocatori. La società si è presto le sue responsabilità, il mister anche, ora è la volta dei calciatori. In 8 partite abbiamo fatto una sola vittoria, un'involuzione che non so spiegarmi, devo assumermi delle responsabilità e non stare fermo e farmi solo chiamare direttore.
In Novellino ho massima fiducia, ha tutta l'esperienza per riunire il gruppo attorno a sé e rialzarsi. - continua Taccone come riporta Tuttoavellino.it - Per i fatti di Catanzaro sono tranquillo perché ho visto gli atti e non c'è mai il nome di Taccone o del ds De Vito. Un atto dovuto viste le intercettazioni e il procedimento penale in corso, ho letto gli atti e non c'è assolutamente nulla di preoccupante per noi. Società? Non mi sono mai occupato di queste cose, poi è chiaro che avendo costruito un passo fuori dal campo con Gubitosa, mi sono fatto portavoce di un suo ritorno, ma ora che resto solo socio non mi occuperò più di Avellino. Ferullo? L'ho incontrato un paio di volte, mi sembra una bravissima persona, nel calcio tutto è relativo, dipenderà da cosa si vorrà fare ma preferisco non entrare in un discorso per me chiuso”.