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Andrea Bosco: viaggio nel mondo della Juve che verrà

di Redazione TMW
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Questa settimana proviamo a viaggiare nel futuro. Che Juventus potrebbe essere? Ovviamente la proiezione è relativa almeno a tre anni. Ergo 2021. La Juventus come si è mossa? Ha messo le basi per restare competitiva? Quanto possono migliorare i suoi giovani. Chi resterà, chi prenderà possesso di una maglia da titolare?

Ovviamente sono “proiezioni“. Suscettibili di variazioni e di cambiamenti. Ci sono giovani che riescono a sfondare, altri il cui passaggio da una realtà giovanile, o quantomeno da una realtà provinciale, risulta a volte difficile. In alcuni casi letteralmente “impossibile“ .

Come sapete non mi piace fare la “formazione“. Ma in questo caso l'ultima pagina di questa mia disamina non potrà che essere un undici titolare.

In porta vi propongo AUDERO : prodotto della cantera, andato in prestito al Venezia. Già terzo alle spalle di Buffon e di Neto. Ha grandi doti: tranquillità, posizione tra i pali, molto buono anche in uscita. Un portiere affidabile.

Laterale destro: ci metto MATTIELLO . Dopo il grave duplice infortunio e dopo un anno trascorso ad allenarsi con la prima squadra con sporadiche apparizioni nella Primavera, è andato in prestito alla Spal. Se tornerà quello visto a Verona, la Juventus avrà trovato un grande terzino che proviene dalle sue giovanili.

Centrale di difesa: RUGANI. Io credo che nel giro di un paio di stagioni diventerà un pilastro inamovibile della difesa. L'erede di Chiellini e Barzagli. Ha tutto. Deve a mio parere limare un difetto che si porta appresso dalla stagione all'Empoli con Sarri. Vale a dire intervento-passaggio ad un centrocampista e subito un arretramento quasi timoroso di lasciare sguarnita la zona di competenza. Invece con il suoi piedi un difensore moderno deve anche impostare. Sulle palle inattive in area avversaria ha dimostrato di saperci fare.

Secondo centrale: CALDARA. Un giovane “vecchio“. Gioca con la tranquillità di un trentenne. Sa comandare la difesa. Intuisce sempre in anticipo le trame avversarie. Ottimo il senso della posizione, ottima la capacità di impostare l'azione. Insuperabile nei contrasti, vede la porta avversaria come un attaccante. Quest'anno ancora in prestito all'Atalanta. La Juve, a mio parere, ha trovato il nuovo Scirea .

Laterale sinistro: SPINAZZOLA. Nato nella cantera bianconera, esploso nell'Atalanta di Gasperini, ambidestro che sa coprire la fascia mancina con puntualità. Buono nella fase difensiva , sforna cross a ripetizione e qualche assist. Vede poco la porta nonostante abbia un buon tiro. Attitudine da coltivare .

Il primo mediano per me potrebbe essere CALIGARA, classe 2000, grande qualità, grande corsa. Soprattutto grande personalità. Ha impressionato anche Allegri che l'ha portato nella trasferta Usa e lo sta valutando. Centrocampista moderno. Mi fido del giudizio di un mio amico, osservatore nel Veneto,quando strepitavo con la Juve per aver lasciato Gagliardini all'Inter. Mi disse: “ Nei ragazzini c'è un 2000 che è più forte di Gagliardini. Si chiama Caligara“ . Se son rose fioriranno, ma Caligara sembra avere oltre alle doti naturali anche la testa giusta.

Secondo mediano: MANDRAGORA . Reduce da un lungo infortunio, il ragazzo che sa giocare da centrocampista centrale ma anche da difensore centrale, ha qualità di rilievo. Un piccolo Mascherano per intenderci. Allegri lo sta valutando. Quando lo ha impiegato ha avuto ottime risposte. E al mondiale Under 20, il ragazzo ha stupito per la personalità.

Esterno a destra: ORSOLINI. Mancino naturale, lavora sulla fascia alla Robben. E tira a rientrare di sinistro come l'Olandese del Bayern. Dribbling secco, forza fisica, velocissimo, buono anche in fase difensiva, vede la porta con continuità. Per due anni lavorerà con Gasperini a Bergamo, poi rientrerà alla base torinese.

Trequartista: BENTANCUR. L'uruguagio arrivato dal Boca Junior si è dimostrato fin dal primo allenamento un giocatore vero. Uno che sa dove mettere la palla. Un centrocampista in grado di giocare a destra e a sinistra, basso e alto. Un catalizzatore del gioco, dalle soluzioni raffinate.

Esterno a sinistra: BERNARDESCHI. Ipotizzo che la crescita nella Juventus del talento carrarese arriverà nel giro di tre anni a livelli altissimi. Ha tutto per diventare un leader all'interno di un gruppo. Anche se la mia suggestione (un Bernardeschi interno a tutto campo) vedo che ha attirato anche un grande campione e un grande conoscitore di calcio come Zola.

Centravanti KEAN. Il giovanotto è un predestinato. Ha forza fisica, velocità, ottimi piedi, stacco di testa, tiro dalla distanza, senso della “rapina“ . Pochi attaccanti alla sua età hanno dimostrato di valere così tanto. Forse andrà in prestito in Italia o all'estero. Forse resterà in rosa se la Juventus non dovesse concludere per Keita o Schick. In ogni caso Moise Kean ha dimostrato con quel gol a Bologna, nell'ultima giornata dello scorso campionato, di sapere fare il centravanti,anche indossando una maglia pesantissima come quella della Juventus .

Riepilogando, in un 4-2-3-1: Audero, Mattiello, Rugani, Caldara, Spinazzola, Caligara, Mandragora, Orsolini, Bentancur, Bernardeschi, Kean. Senza dimenticare profili come quello di Clemenza, Favilli, Lirola, primi nomi che mi vengono in mente.

Ci avete fatto caso? Sarebbe una Juventus con 10 italiani e in uruguaiano. Juventus Style. Come la vuole Andrea Agnelli: talentuosa e possibilmente italiana. Come quasi sempre la Juventus è stata nella sua storia.

Sarà così? Forse. Forse in corso d'opera arriveranno altri talenti, italiani e stranieri. In fondo, questa è una proiezione a tre anni. E per quella data, una parte dei giocatori che ho citato avrà raggiunto la maturità. A me sembra una gran bella squadra. Solo il campo direbbe se, anche vincente.

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