A 18 anni il primo bivio. Gigio e l'àut àut: il Milan non può più aspettare
"Abbiamo bisogno di dare un portiere a Montella il 3 luglio. Non possiamo giocare il prossimo anno con un portiere titolare in scadenza". Nella giornata di ieri il nuovo amministratore delegato del Milan Marco Fassone, subito dopo la fine della stagione rossonera, ha chiesto esplicitamente chiarezza al suo estremo difensore. Due mesi dopo aver presentato un'offerta ufficiale al nuovo enfant prodige del calcio italiano, il dirigente rossonero non s'è detto più disposto ad aspettare. E, con garbo e fermezza, ha chiesto a Donnarumma di dare una risposta: "Non c'è una partita a scacchi, manca una risposta per il momento. Lo consideriamo un giocatore importantissimo, lo abbiamo detto al suo procuratore. Lui sa che noi siamo disposti a fare sacrifici ragionevoli per tenerlo.
Ci aspettiamo una risposta a breve".
Sacrifici ragionevoli, appunto, ma nessuna follia. Perché il Milan vuole blindare il suo portiere titolare con un contratto importante: quattro milioni di euro netti a stagione. Ma senza andare oltre: prendere o lasciare, senza partecipare a un'asta che Mino Raiola sta provando - senza grosso successo - a favorire.
A 18 anni Gianluigi Donnarumma si trova quindi dinanzi a un bivio: rinnovare o andare via? La scelta è attesa in tempi rapidi, il Milan non può più aspettare.