Verona, Setti: "Stellone? Un nome per la panchina, ne valutiamo quattro"
La retrocessione, l'addio di Luca Toni che potrebbe rimanere in società, le voci sul prossimo allenatore e quelle sulla dirigenza. Tutto questo e molto altro nelle parole di Maurizio Setti, presidente del Verona che oggi ha parlato in conferenza stampa come riportato dall'Hellas attraverso il proprio profilo ufficiale su Twitter: "Toni? Il calciatore vuole capire cosa succede in un Club. Ha chiesto di poter far parte di questa Società e sono contento.
Bigon? L'interesse del Bologna è vero. Il profilo di Fusco, per la sostituzione, è in fase di valutazione.
Stellone? È un nome per la panchina. Insieme ad altri 3. Verso la fine della prossima settimana ci saranno le decisioni.
Il paracadute ci permette di ammortizzare le perdite esagerate della retrocessione, oltre a sostenere contratti onerosi. Anticipo paracadute? C'è una delibera che permette di farlo, questo accade per tutte le società che sono retrocesse.
Possibili compratori? Io li aspetto volentieri, compresi gli imprenditori veronesi. Sto facendo il possibile per il Club.
L'obiettivo è quello di fare una squadra competitiva. Abbiamo il dovere verso i tifosi di fare il meglio per questa piazza.
Centro sportivo? Abbiamo iniziato un percorso, rimane la priorità. Non c'è ancora un ok a iniziare, poi faremo dei piani economici.
Qui ci sono dei nomi importanti, con stipendi non sostenibili in Serie B. Se vogliono rimanere qui devono avere la testa giusta.
Maglie? Siamo riusciti a ottenere l'opportunità di avere prima e seconda maglia con caratteristiche esclusive, sempre gialloblù.
Abbonamenti? Vogliamo dare un aiuto ai tifosi, abbasseremo i prezzi rispetto alla stagione 2012/13.
Giudizio sulla stagione? Gli errori ci sono stati. Qualcosa nella testa dei calciatori non è andato.
Abbiamo sbagliato una stagione, gli anni che abbiamo fatto sono stati comunque positivi. Abbiamo voglia di andare avanti.
Stipendi non pagati? È stata una mia scelta, ora sono stati tutti saldati. Obbligati a vincere? L'unico obbligo che ho è la continuità. Vogliamo fare una squadra competitiva".