Udinese, l'appello di Pozzo: "Troppo importante raggiungere la salvezza"
Messaggio di Gianpaolo Pozzo alla squadra dopo la pesante sconfitta interna contro il Torino. Queste le parole del patron dell'Udinese rilasciate ai microfoni di Udinese TV in vista delle ultime due giornate di campionato: "Speravo che in concomitanza con l'apertura del nuovo stadio, dopo dieci anni di lavori, dopo tanti obiettivi raggiunti e trent'anni di calcio, ci fossero i presupposti per una stagione diversa, anche grazie al costante aiuto del pubblico. Volevamo aprire una nuova era, creando il cosiddetto dodicesimo uomo in campo, come effettivamente abbiamo avuto lungo tutto l'anno nonostante partite non sempre all'altezza. Questa società ha l'ambizione di crescere e togliersi il vestito della provinciale. Non vorremmo sempre partire con l'obiettivo salvezza ma pensare alla parte sinistra della classifica. I giocatori devono capire che c'è grande amore da parte del pubblico. Credo che quella con il Torino sia stata la partita più brutta della mia gestione, una situazione surreale. Adesso siamo arrivati in questa situazione: ci sono delle gravi responsabilità ma non è il momento di parlarne, lo faremo tra 15 giorni. Presi singolarmente non siamo da retrocessione, ma ad oggi la classifica oggi restituisce un verdetto complicato, difficile e preoccupante. Bisogna stare tranquilli e cercare di raggiungere l'obiettivo. Bisogna vincere.
Il Torino aveva una classifica simile alla nostra, sembrava una partita alla portata. I giocatori devono essere consapevoli di ciò che sta succedendo, la classifica parla chiaro: abbiamo sbagliato. Bisogna dedicare tutte le energie al fine di raggiungere l'obiettivo. A fine campionato dovremo guardarci in faccia, anche di fronte ai nostri tifosi che sono fondamentali per andare avanti insieme. E' troppo importante raggiungere questa salvezza, tutti dobbiamo remare dalla stessa parte. Dopo dovremo confrontarci tutti e capire cosa fare perché situazioni di questo tipo non si verifichino di nuovo. Ho messo a disposizione tutto quello che era necessario per far rendere la squadra al massimo, anche se non mi sento di dire ai tifosi che ho la coscienza pulita. La squadra ce la può fare, le due partite che restano sono alla nostra portata. Ma con l'esempio fornito contro il Torino si mette tutto in discussione. Dispiace perché in trent'anni di calcio sono anche retrocesso e conosco la storia, cosa può succedere in questi casi. Ma raggiunto un certo tipo di maturità nel corso degli anni, con dirigenti che apprezzo, non mi aspettavo in questa stagione di vivere una situazione così".