TMW RADIO - Pizzul: "Jorginho e Bonaventura out, sorpreso da queste scelte"
Bruno Pizzul, giornalista e storica voce delle telecronache Rai, ha parlato della Nazionale di Antonio Conte attraverso TMW Radio. "Quella italiana è una nazionale che desta simpatia, non parte con i favori del pronostico e come tale merita simpatia e di essere accompagnata dal sostegno dei tifosi. Valutando i singoli elementi, l'Italia - ha spiegato Pizzul - non è tra le squadre migliori. Ma sappiamo che il nostro calcio è particolare, tutti hanno paura di affrontare l'Italia. Tutto questo perché gli azzurri fanno giocare male gli altri, quindi si può vincere in questo caso. Ma da punto di vista tecnico, non viviamo un grande momento".
Che squadra ha visto nell'amichevole contro la Scozia? "È una squadra 'work in progress'. Anche Conte, seppure sia stato diplomatico nelle dichiarazioni, ha visto la squadra in modo molto arrabbiato. Forse ha visto l'assenza della voglia di fare, credo che Conte proverà a mettere determinazione e combattività di cui non ne possiamo fare a meno".
Dal centrocampo in su ci sono perplessità. "Sono capitati infortuni ai calciatori più importanti, dobbiamo arrangiarci con quello che passa il convento. Francamente mi aspettavo che ci fosse maggior considerazione per qualche calciatore. Come, ad esempio, Jorginho. Personalmente l'avrei tenuto, così come Bonaventura. Al Milan non occupa una posizione congeniale alle idee di Conte, ma qualitativamente è tra i calciatori con maggior talento. Bisogna poi vedere le intenzioni del Ct e dello stato fisico dei ragazzi, mi ha sorpreso che sia stato lasciato fuori il centrocampista del Napoli. Sorprende anche l'inserimento di Sturaro, ha giocato poco alla Juve ma evidentemente piace a Conte".
Belgio, Svezia e Irlanda nel girone. Come lo valuta? "Il Belgio è tra le squadre più temibili, ha grandissime potenzialità. Bisognerà stare attenti, perché la prima gara è di fondamentale importanza. Svezia e Irlanda non sono impossibili da affrontare, anche se tra i nordici c'è lo spauracchio Ibrahimovic. Tutti temono l'Italia, che può fare bene contro chiunque ma anche perdere contro chiunque. Gli ultimi due Mondiali lo dimostrano".