TMW RADIO - Gerolin: "Alla Roma manca continuità nel progetto tecnico"
Il direttore sportivo,Manuel Gerolin, ex giocatore della Roma, ha parlato della formazione giallorossa ai microfoni di TMW Radio.
Voto al mercato della Roma
"E' sempre sufficiente, conosco bene i giocatori che Walter è andato a pescare, non solo in questo anno, ma anche nel passato e sono tutti giocatori validi. Non è ancora finita magari aspettiamoci qualcosina. E' logico che si scontra dall'altra parte con l'eterna rivale che è la Juventus, la quale avendo già un organico forte, si è rinforzata ulteriormente. Il problema è questo".
Cosa si aspetta da queste ultime ore di mercato
"Magari un colpo in difesa, o qualcosa lì da davanti per dare alternativa all'attacco. E' difficile fare mercato in questo momento, c'è grandissima concorrenza, siamo un po' indietro".
Tutti chiedono un centrocampista per sostituire la partenza di Pjanic, ma si fanno i nomi di diversi tipi di centrosampista, quale profilo servirebbe maggiormente?
"La Roma ha un buon centrocampo, un centrocampista tipo Witsel direi ,ma a prescindere dai nomi che facciamo, la squadra non ha avuto la continuità in questi anni, nel far crescere quello che aveva in casa. I giocatori bravi li aveva dovuti vendere, perché c'era un bilancio da supportare. Quando vendi certi giocatori, diventa difficile dare continuità al lavoro".
"Campionato già segnato? La Serie A è difficile, riserva sorprese. Credo che la Juve quest'anno sia molto più concentrata sulla Champions. Siamo alla seconda domenica tutto è possibile e recuperabile. Ai nastri di partenza ovviamente è la squadra più preparata".
Chi è più funzionale al gioco di Spalletti?
"Luciano è un allenatore bravissimo, adatta le sue idee ai giocatori che ha, può modificare anche lui, ma ha un organico interessante, e Sabatini è bravo a pescare i giovani interessanti, come Gerson che potrebbe essere la sorpresa".
Come si spiega l'inizio difficile dei giallorossi?
"E' difficile, nessuno si aspettava che il Porto vincesse la partita all'Olimpico. E' logico che a livello psigologico è stata una botta e si è visto subito a Cagliari. Hanno un organico che deve dimenticare in fretta e riprendere il cammino, la vittoria è la vittoria migliore".
Il problema della Roma rimane a livello di tenuta mentale?
"Secondo me è sempre il problema della continuità, non si devono cedere i migliori, così l'organico ogni anno diventa più forte, aggiungendo poi. Sono stati ceduti negli anni giocatori forti e diventa un problema per competere con le altre. La Juve ne cede per esempio uno, proprio perché a certe cifre non si può dire di no, come per Pogba, ma poi lo sostituisce egregiamente".
L'anno scorso anno ha lavora al Palermo e aveva ammesso l'interesse della Roma per Lazaar...
"Walter è sempre attento a tutti i giocatoi dalla buona prospettiva e lui era uno di quelli, non dimentichiamoci che l'anno prima avevamo anche Emerson, che poi era andato alla Roma. Lazaar era in scadenza, quando si è interessato Sabatini, si era interessato anche il Monaco, che offrivano una cifra interessante, ma il presidente Zamparini ha preferito tenerlo e non c'è stata nessuna trattativa".
Emerson Palmieri ha subito un po' troppo la pressione di Roma
"Sicuramente si, non era un titolare l'anno scorso, quando sei giovane e fai l'esordio in Champions e fai certi errori poi ne paghi un po' le conseguenze, invece se magari fai una grande prestazione è tutto più facile".
Vazquez: ci fu qualcosa di concreto?
"Non lo so perchè Sabatini è molto amico con Zamparini e la trattativa l'avrebbe fatta direttamente con il Presidente. Per l'Italia è un peccato che sia andato via e a Siviglia sta andando molto bene".
Che ricordi ha in giallorosso
"Io ho fatto sei anni splendidi èstata una crescita professionale e umano in un ambiente che mi è rimasto nel cuore, c'è solo il rammarico di non aver vinto lo scudetto al primo anno".
E' stato accostato alla Roma come successore di Sabatini...
"Non c'è stato niente. E' logico che tornare alla Roma sarebbe un sogno".