TMW RADIO - Ceccarini: "Il Milan ha ritrovato autostima. Inter preoccupante"
Ai microfoni di TMW Radio, è intervenuto Niccolò Ceccarini, giornalista di Mediaset:
Su Milan-Juventus?
"Al di là del risultato, ero curioso di vedere l'atteggiamento del Milan in campo ed era quello giusto. Una squadra che è andata a raddoppiare, ce l'ha messa tutta e ha giocato fino all'ultima goccia di energia che aveva in corpo. L'episodio del gol di Pjanic è stato sbagliato, il gol era valido e avrebbe potuto rivedere l'esito finale della partita ma questo non toglie nulla ai meriti del Milan, alla sua prestazione. Locatelli ha fatto un bellissimo gol, la prestazione è arrivata e secondo me è arrivata una vittoria molto importante che ha dato autostima al Milan e come dice Montella, ora inizia un altro campionato. Come dicevo, finora il Milan è stata una sorpresa, ora comincia a diventare una realtà e tutte le squadre affronteranno il Milan con un piglio diverso e l'autostima cresce. C'è stato un episodio importante che ha avvantaggiato il Milan e ha penalizzato la Juve ma bisogna riconoscere che il Milan ha giocato una grande gara".
Gasperini ancora una volta si è preso la sua rivincita contro l'Inter?
"L'Inter ancora una volta mi è sembrata molto preoccupante. E' chiaro che adesso si sta valutando la situazione di De Boer. E' arrivata una sconfitta pesante e questa squadra ha bisogno di tirare fuori dal cilindro qualcos'altro ma mi chiedo se De Boer a questo punto è in grado. Se lo sta chiedendo anche la dirigenza nerazzurra anche se ufficialmente nessuno prende posizione in questo momento. Credo che ci sia fiducia in De Boer fino a mercoledì, poi bisogna vedere anche la partita ma sono curioso di capire chi potrebbe essere il suo sostituto eventuale. Alla fine credo che l'Inter abbia in testa un progetto a questo punto: l'anno prossimo andranno su Simeone, l'esperimento è De Boer a meno che non succeda qualcosa di eccezionale e riprenda in mano la squadra e l'Inter vada in Champions, l'idea del Cholo Simeone, che andrà in scadenza, resta centrale. Ma da qui a giugno bisogna arrivarci. O De Boer dà veramente un'altra marcia alla squadra e l'Inter comincia a ripartire o altrimenti bisogna arrivare a prendere un provvedimento e le alternative poi diventano allenatori che devono sapere che possono essere anche traghettatori e questo non è semplice perché chi viene con questa possibilità? Ho sentito i nomi di Guidolin, Pioli, anche il nome di Capello ma non è facile. Forse l'unica soluzione potrebbe essere Leonardo allenatore, poi pronto a fare il dirigente. Questa potrebbe essere la soluzione che l'Inter potrebbe vagliare ma prima bisogna pensare alla prossima gara".
Si rischia un flop clamoroso per le casse nerazzurre?
"Il discorso è proprio questo. E' chiaro che la stagione è iniziata male, l'Inter e Mancini insieme non si poteva fare e lo avevamo capito dall'inizio di maggio. Si è arrivati ad una rescissione consensuale ai primi di agosto, si è deciso di puntare su De Boer che non aveva l'esperienza del campionato italiano, hanno deciso di prendere questa strada con un allenatore che secondo me è ancora preparato, ma è stato messo in un contesto forse più grande di lui, in più gli hanno fatto tre anni di contratto e ora se ne esce male perché se pensi che un domani possa esserci Simeone, devi coprire questi mesi, ammesso che arrivi l'esonero, con un'altra situazione difficile. Ora l'Inter deve uscire da questa situazione, in cui si è infilata da sola".
Eder dice che l'Inter non è gruppo?
"Lo sta dimostrando, è una squadra che non riesce ad esprimere un gioco, fa fatica. Ha un potenziale come quello del Napoli e della Roma ma non puoi andare in campo e soffrire continuamente. Oggi ha perso con un calcio di rigore all'85', va bene, ma ha sofferto tanto contro l'Atalanta, ha sofferto giovedì col Southampton. E' chiaro che ci sono alcuni momenti della stagione in cui fai più fatica ma l'Inter è sempre in affanno".
Il Napoli è tornato al successo in casa del Crotone ma ci si aspettava qualcosa di più?
"Quando infili tre sconfitte consecutive tra campionato e Champions, quando vinci è sempre una bella medicina. Dopo l'1-0 il Napoli è rimasto in 10, il Crotone non è riuscito ad impensierirlo, se non con il gol alla fine. E' chiaro che il dislivello di valore è enorme, ma al Napoli più che la prestazione e il bel gioco serviva il risultato, quindi era importante prendere i tre punti.
L'espulsione di Gabbiadini?
"Non ho visto l'episodio, so che è stato espulso per un fallo di reazione e mi dispiace perché Manolo è un ragazzo sempre corretto. Sarri ha spiegato che gli si fanno sempre domande su Gabbiadini e questo comporta una pressione che magari anche il ragazzo comincia a non reggere. Mi dispiace perché e uno impeccabile, è un grande professionista ed è incappato in questo errore. Però ora bisogna guardare avanti".
Diawara in campo per 90 minuti. Sarri comincia a dare spazio anche ai volti nuovi.
"Gli hanno chiesto anche di Rog e ha detto che ci vuole un po' di tempo per vedere tutti i giovani in campo. Nella logica di Sarri c'è bisogno di tempo di adattamento. Diawara mi era piaciuto anche mercoledì, ancora non abbiamo un'idea di Rog ma credo che arriverà il suo momento. Per quanto riguarda Diawara, il Napoli è stato bravo a fare questo investimento. E' stato un investimento non da poco, lo hanno pagato 14 milioni ma è un giocatore con ampi margini di miglioramento".
Sulla vittoria della Fiorentina: Kalinic si è svegliato?
"La Fiorentina era partita male perché aveva preso gol dopo pochi minuti, è stata brava a reagire e a trovare un grande Kalinic e un grande Bernardeschi che ha fatto una magia, un gioiello il gol di sinistro da fuori a testimonianza che questo ragazzo le qualità le ha, le ha sempre avuto ma si trova in una fase di crescita ed è chiaro che qualche volta non riesce ad esprimere al meglio il suo potenziale. La Fiorentina ha giocato una buona gara a centrocampo e in attacco dove è stata micidiale, Kalinic quando ha spazio e trova la porta è un bravo attaccante. Non mi è piaciuta molto la fase difensiva, ha preso tre gol simili, come dice Sousa non è ancora guarita, ha fatto un'altra buona partita, la strada da seguire è questa e ora ha due partite contro Crotone e Bologna e se la Fiorentina fa due risultati, due vittorie contro queste avversarie possiamo dire che è tornata definitivamente"