TMW RADIO - Bolchi: "Inter, con i cinesi al comando non ti sento più mia"
Bruno Bolchi ai microfoni di TMW Radio parla della Nazionale di Antonio Conte: "In sede di pronostico dissi che se la difesa della Juventus avesse tenuto botta ci saremmo potuti togliere delle soddisfazioni. L'Italia deve ripetere con la Germania la prestazione contro la Spagna: partendo dal presupposto di considerare il nostro avversario più forte giocare con umiltà, difesa bloccata, contropiede veloce per metterli in crisi. Candreva, De Rossi e Motta out? Per il primo se si gioca di rimessa con Florenzi non siamo messi male. Per quel che riguarda il centrocampo dico che l'assenza di Thiago Motta non mi fa certamente strappare i capelli mentre l'assenza di De Rossi qualche preoccupazione me la fa avere. Alternative oltretutto non ce ne sono tantissime ma Conte troverà la soluzione giusta".
Su Insigne: "Ha già dimostrato con la Spagna di poter essere l'arma in più. Sa dribblare, sa calciare in porta, sa dare la palla in porta".
Su Higuain: "Credo che il Napoli debba cautelarsi. In questo momento ha in Higuain un grossissimo patrimonio economico e il fatto che non voglia prolungare il contratto preoccupa. Si potrebbe persino aprire lo scenario di una sua cessione perché altrimenti si rischia di perdere una notevole quantità di denaro. Consideriamo che la stagione appena passata è irripetibile, perché dubito che Higuain possa fare ancora 36 gol".
Rinforzare il Napoli con la cessione di Higuain?: "Si può fare, nessuno è incedibile. Basti vedere come si rinforzò la Juve cedendo Zidane. L'importante è trovare il modo di riutilizzare il capitale dalla sua cessione".
Su Montella: "Un allenatore giovane che ha già maturato diverse esperienze. Alla Fiorentina ha lavorato benissimo mentre non fa testo l'esperienza alla Sampdoria, dato che era subentrato e la situazione era già precaria. Il Milan ha fatto la scelta giusta".
su Juric: "Ha dimostrato di essere valido ma a Genova non è facile, è un ambiente che esaspera tutto nel bene e nel male".
Sull'Inter: "In questo momento sono amareggiato. Non sento più l'Inter la mia Inter di sempre. Pensare che è finita in mani cinesi mi fa riflettere, anche perché mi sembrano degli investitori ossia persone che arrivano con l'intento di guadagnare e non di far divertire i tifosi".