Terzini brasiliani: tre nomi per l'ossessione di Mancini
La prima Inter di Mancini aveva trovato il suo mantra tattico attraverso la spinta di due terzini brasiliani come Maicon e Maxwell che erano riusciti ad interpretare alla perfezione le consegne di quel 4-3-1-2. Spinta, sovrapposizioni ed inserimenti avevano contraddistinto gran parte della manovra di quella squadra, e non è un mistero che le difficoltà della squadra di quest'anno dipenda proprio della scarsa efficacia in fase avanzata degli interpreti attualmente a disposizione del tecnico nerazzurro. A questo proposito va osservato come i nerazzurri si stiano muovendo con circospezione ma non troppo in vista della prossima stagione, individuando le pedine giuste per soddisfare le richieste del proprio tecnico. Alex Telles andrà riscattato anche se il prezzo non è esattamente conveniente per quanto mostrato sino a questo momento, ed allora spazio alle altre possibilità. Quella più futuribile porta a Guilherme Arana, esterno sinistro del Corinthians che è già stato ad un passo dallo sbarcare in Italia a gennaio per passare in prestito al Bologna. Investimento rimandato all'estate, probabilmente compreso della tappa intermedia che darà al ragazzo la possibilità di ambientarsi alle nostre latitudini.
Sulla corsia opposta servirà invece un vero e proprio martello già pronto all'uso, con la prima scelta che risiede indubitabilmente nelle qualità di Bruno Peres. Il brasiliano del Torino costa molto, quasi 20 milioni di euro, e vanta estimatori più che illustri con i quali lottare. Ausilio e Mancini lo apprezzano ma non sarà semplice. L'altra possibilità è affascinante per provenienza, perché proprio come Maicon arriverebbe dal Principato di Monaco dopo avere vestito la maglia del Monaco. Si tratta di Fabinho, osservato e promosso in più di una circostanza dagli scout interisti, identifica proprio in Maicon il suo incontrastato idolo di gioventù. L'idea di ripercorrere le sue orme potrebbe quindi essere particolarmente stimolante.