Strootman, ricorso al via: le ragioni della Roma e un annullamento possibile
Giornata decisiva in casa Roma. Il club giallorosso ha presentato ricorso d'urgenza per annullare le due giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo dopo il derby. Intorno alle 9.45 di questa mattina Kevin Strootman, il dg Mauro Baldissoni e l'avvocato Antonio Conte si sono presentati in via Campania, sede della Corte Sportiva d'Appello Nazionale della FIGC.
COSA CHIEDE LA ROMA? L'annullamento della squalifica. Il club giallorosso fa leva sull'inapplicabilità dell'articolo 35 comma 3.1, relativo alla prova televisiva. Il calciatore dovrà dimostrare di non aver simulato e per farlo si potrà avvalere di due punti a suo favore: il primo è la strattonata di Cataldi che c'è stata, il secondo sono tutta una serie di precedenti simili - da Krasic e Zalayeta ai tempi della Juve, passando dall'imperatore Adriano quando giocava all'Inter - che non furono puniti con la prova tv.
PERCHE' PER LA ROMA NON E' SIMULAZIONE - Ci saranno anche i dati numerici - riporta l'edizione odierna de Il Messaggero - a supportare le tesi di Strootman. L'olandese è rimasto a terra per 0,44 secondi e la maglia (dopo lo strattonamento di Cataldi) si è allungata di 35 centimetri. Quindi è complicato parlare di simulazione.
LA SQUALIFICA NON PUO' ESSERE RIDOTTA - Un ultimo aspetto da valutare. La squalifica per simulazione non può essere ridotta: o verrà annullata o verrà confermata. Il ricorso è iniziato: come si concluderà il caso Strootman? Nelle prossime ore la risposta.