Sassuolo, Rossi: "Pavoletti preso per pochi euro. Berardi può restare"
Carlo Rossi, presidente del Sassuolo, ha commentato a Sky Sport l'approdo in Europa League della formazione neroverde. "Squinzi e il suo lavoro per il Sassuolo? La colpa è del vicepresidente, Sergio Sassi, che - ha spiegato Rossi - tornando da una fiera negli USA convinse Squinzi a sponsorizzare il Sassuolo. Era il 2002, fu una sponsorizzazione importante e triennale. C'erano 6-7 imprenditori, ma dopo poco andarono via tutti perché partimmo male. Io lavoravo in Mapei dal '71, Squinzi mi inserì nel CdA e poi chiesi l'appoggio per fare il presidente. Lui mi disse che bisognava fare le cose per bene, in quanto c'era la Mapei direttamente impegnata. Ci sono stati momenti brutti, abbiamo perso 2-3 playoff. Ma le situazioni positive sono state maggiori".
A quanto ammontava la sponsorizzazione? "Era di 300 mila euro l'anno per tre stagioni, era una sponsorizzazione di lusso anche per quei tempi. Ma non c'era una base, il settore giovanile era inesistente. L'abbiamo ricostruito in quanto importante per ogni club".
Conoscete bene Pavoletti, passato per Sassuolo e ora in Nazionale "Lo prendemmo per alcune decine di migliaia di euro. Lo seguì Giovanni Rossi, il ds. Fu mandato in giro per qualche anno, rientrò e ci aiutò ad andare in Serie A. Poi avevamo in rosa Zaza, c'erano da fare delle scelte. Dispiace per Pavoletti, ma nella vita bisogna fare delle scelte".
Qual è la partita che si deve vincere secondo la proprietà? "Contro tutte le squadre, il dottor Squinzi mi disse in Serie C2 che avrebbe voluto battere l'Inter. Ci siamo riusciti, anche se i primi approcci erano stati tremendi".
Chi può arrivare per il dopo Berardi? "Io sono un presidente atipico, ci sono arrivato per caso. Il mio lavoro è quello di vendere prodotti Mapei, ma Squinzi si appassiona sempre più a questo club. Carnevali, Angelozzi, Rossi e Squinzi troveranno l'eventuale rinforzo per prendere il posto di Berardi. Ma, come ha detto Squinzi, non è detto che vada via".