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Rivoluzione silenziosa: le dinamiche delle scrivanie della massima serie

di Gianluigi Longari
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il valzer dei direttori sportivi che sta per prendere il via in estate, si preannuncia particolarmente denso di interesse per tutte le dinamiche ad esso legate che potrebbero prendere piede influenzando in maniera importante la prossima sessione di mercato. Soluzioni in divenire sia dietro le principali scrivanie della serie A, sia per quanto concerne i legami di lunga data che andrebbero a coinvolgere le scelte anche dal punto di vista tecnico e tattico. Si parte dalla regina della serie B Cagliari, che con il confermatissimo Capozucca in cabina di regia, potrebbe sfruttare il legame con Gasperini per portare proprio il tecnico del Genoa per intraprendere la nuova avventura dei sardi nella massima serie. L'alternativa è Ventura, ma per il Torino ogni discorso è ancora prematuro.
Chi cambierà, senza ombra di dubbio, è il Bologna. L'addio non troppo comprensibile a Corvino impone una soluzione di campo: un direttore che sia quindi legato principalmente alla scelta dei giocatori ed alla comprensione a tutto tondo dei margini di miglioramento degli stessi che potrebbero tramutarsi in dobloni sonanti in sede di mercato. La prima scelta è stata Ausilio con tanto di sondaggio portato avanti senza successo, attenzione però anche alla possibilità legata a Sabatini che pure opterebbe per altri lidi al termine del suo excursus alla Roma. Altra soluzione percorribile è allora quella legata a Carlo Osti, che a Sabatini è molto legato, e potrebbe cambiare aria a fine stagione salutando la Sampdoria che sarebbe costretta a scegliere altro.
Abbiamo parlato di Roma, ed in questo caso la candidatura principale per il post Sabatini andrebbe a coinvolgere il futuro di Marcello Carli. L'ottimo lavoro svolto ad Empoli potrebbe garantire al direttore dei toscani la grande opportunità, con la conseguente promozione di Accardi a padrone della sua scrivania.


Si cambierà con ogni probabilità anche in casa Fiorentina. Pradè ha avuto alcune controversie con il club ed è stimato dalla famiglia Pozzo: potrebbe quindi arrivare ad Udine liberando Giaretta per la nuova destinazione di Palermo. Zampini, del resto, è stato una vera fucina di direttori negli ultimi anni, spesso fagocitati nonostante l'ottimo lavoro svolto: Perinetti ha trovato collocazione a Venezia e si sta facendo artefice di un progetto che funziona a Venezia con tanto di promozione, Ceravolo è stato inghiottito dall'esperienza di Livorno ma ha diversi contatti per la prossima stagione. Il profilo, del resto, è quello del direttore di campo che stavamo articolando in precedenza, e la sua candidatura sembra particolarmente valida per la Fiorentina assieme a quella di Lo Monaco con cui pure ci sono stati abboccamenti, così come per il Bologna. Senza dimenticare lo stretto legame ed apprezzamento reciproco vantato con Marcello Lippi. I due hanno lavorato insieme nell'epopea Juventus e nell'esperienza in Cina con il Guangzouh Evergrande: guardacaso lo stesso interlocutore con cui il Milan sta trattando la cessione del pacchetto di maggioranza...
Stimatissimo per un ritorno in Italia è anche Nicola Salerno, arricchito dall'esperienza inglese. Su di lui gli occhi di Udinese e Palermo, oltre ad ambiziosi progetti in cadetteria. Chiude la fila la Sampdoria, vero rebus in questo senso perché per il momento la volontà sarebbe quella di proseguire con Osti. Del corteggiamento bolognese nei suoi confronti abbiamo già parlato, e qualora dovesse concretizzarsi ecco che tutte le candidature prese in considerazione in precedenza con l'importante aggiunta di Stefano Antonelli potrebbero tornare protagoniste in questo giro di valzer.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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