Reginaldo: "Sono tornato per mio figlio. Ora voglio ripagare la Paganese"
Intervistato da La Gazzetta dello Sport l'attaccante della Paganese Reginaldo ha parlato del suo ritorno in campo spiegando che è stato il figlio a spingerlo a tornare in Italia: "Negli ultimi tempi continuava a farmi rivedere i gol di quando giocavo qui e mi chiedeva di tornare a giocare, così ho fatto un patto con lui. Io tornavo in campo e lui iniziava a giocare a calcio e così è stato e ora è nelle giovanili del Santos. - continua il brasiliano raccontando gli ultimi anni - Ero tornato in Brasile tre anni fa, ho fatto un anno con il Vasco ma poi non mi hanno pagato e siamo finiti in tribunale. Dopo la morte di mio nonno mi sono dedicato alla famiglia, mi mancavano gli stimoli ed ero deluso dal mondo del calcio.
Giocavo con gli amici nei campetti di San Paolo e poi tutti in spiaggia per una grigliata e bere birra. Poi la chiamata della Paganese a settembre, abbiamo chiuso in due minuti l'accordo e ringrazio il direttore Ferrigno per aver creduto in me e mi consideravano finito. Qui ho scoperto una società magari meno blasonata, ma molto più organizzata di altri club in Serie A o B. Come sto? Non sono ancora al 100%, ma ho già smaltito 7 chili, me ne mancano ancora 2-3, non sono tornato per svernare, ma per ripagare la Paganese e portarla ai playoff".