Rashford, Lingard e Borthwick-Jackson: l'eredità di Louis van Gaal
Louis van Gaal, non si può negare, è un grande insegnante di calcio. Con il Bayern Monaco è andato vicinissimo a vincere la Champions League, sebbene rischiasse, alla fine del 2009, il posto: la gara con la Juventus portò a uno sliding door abbastanza netto, andando poi a vincere il Meisterschale nonostante un Bayer Leverkusen che all'andata sembrava irresistibile.
La discendenza di van Gaal, al Bayern Monaco, è stata chiara. Ovvia. Da Holger Badstuber, non propriamente un fenomeno tecnicamente (comunque titolare con il santone olandese) a David Alaba, arrivando al capolavoro chiamato Thomas Muller: come Pedro, al Barcellona pre Guardiola, lui rischiava di finire lontano dal Bayern Monaco, con la mezza intenzione di crescere altrove. Insomma, fare come Mats Hummels. Invece LVG decise di portarlo in prima squadra, farlo esordire, crescerlo e farlo diventare uno dei migliori giocatori al mondo.
E poi volerlo di nuovo al Manchester United, pur non riuscendo a portarlo.
L'eredità di Louis van Gaal è nei tre giocatori, inglesi, di un certo livello in questo United. A parte i mostri sacri, si intende, ma c'è un Marcus Rashford che è pronto a diventare uno dei simboli dei Red Devils. Poi Jesse Lingard, decisivo nella vittoria con il Crystal Palace, nell'ultima Fa Cup. Infine Cameron Borthwick-Jackson: è stato votato come il miglior giocatore under 21 del club nella sua ultima stagione. Ora toccherà a José Mourinho, ma van Gaal, come sempre, regala dei gentili cadeaux per qualsiasi società dove lavora.